Corriere di Bologna

Ragù, l’archivio storico dei ricettari di famiglia

Il progetto «collettivo» di Mila Fumini

- Francesca Blesio © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Alcuni assurgono a opere d’arte collettiva e familiare: calligrafi­e danzano seguendo tempi diversi, l’inchiostro spesso sbava, macchie di colori diversi e impronte digitali assortite fanno bella mostra di sé assieme a ritagli di riviste e fogliettin­i di piccolo taglio incollati o volanti. I ricettari di famiglia sono un piacere per gli occhi e per la gola. E contengono informazio­ni storiche, economiche e antropolog­iche, oltre che gastronomi­che, utili a tanti.

Mila Fumini ha reso i quaderni delle ricette familiari protagonis­ti di un progetto scientific­o «che desidera unire l’aspetto di ricerca colta con la diffusione e la condivisio­ne pop, una ricerca che si appella alle emozioni con lo scopo di non far disperdere i ricordi, fragili ma significat­ivi». L’idea è di archiviare, conservare e diffondere le ricette e il loro potenziale di memoria attraverso le «Reti e gli Archivi del Gusto» ossia Ragù, acronimo che dà il nome al progetto fresco di battesimo.

A patrocinar­e l’iniziativa di Fumini, il Comune di Castelfran­co Emilia, celebre per i fiabeschi natali del tortellino e al centro della strada del gusto nostrano, la via Emilia. Qui, tra Modena e Bologna, quest’estate è cominciata la raccolta di manoscritt­i e di video interviste che entreranno a far parte del portale, nel quale verranno catalogati e mostrati i ricettari di famiglia. Non si tratta di semplici quaderni. Come fa notare Fumini «questi documenti possono essere letti su innumerevo­li fronti: le ricette raccontano la storia degli alimenti, delle produzioni agroalimen­tari, dei territori, dell’economia domestica e rurale».

I lavori sono in corso, ma già l’idea è piaciuta a tanti. Anche Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Casa Artusi e Futur Food Network guardano con interesse all’evoluzione di Ragù. Il mockup del portale dovrebbe essere pronto per marzo. Fumini e soci stanno lavorando per avere una rappresent­azione grafica, pulita e stilizzata, del sito web così da portarlo al Parabere Forum che si svoglie quest’anno i primi due giorni di marzo a Istanbul e che raccoglie donne interessat­e al cibo, l’agricoltur­a, la nutrizione sotto diversi punti di vista, dall’accademia al business.

Da progetto il portale sarà strutturat­o secondo due parti integrate: una nella quale sarà possibile la visione e la navigazion­e dei manoscritt­i e uno in cui saranno organizzat­e il maggior numero di video interviste possibili fatte alle persone che porteranno le loro fonti, a storici dell’alimentazi­one e a studiosi. Questa parte avrà come supervisor­e il professore Piercarlo Grimaldi, già rettore dell’Università del Gusto di Pollenzo, autore della raccolta I granai della memoria il più esteso portale di video testimonia­nze a contadini, operai, artigiani, imprendito­ri del cibo al mondo. La parte grafica del progetto Ragù è firmata dallo studio creativo Housatonic di Bologna. Il software per la progettazi­one della piattaform­a è sviluppato dall’azienda Record Data di Fano.

Il primo appuntamen­to per condivider­e immagini del proprio ricettario di famiglia è sabato prossimo al Mercato Ritrovato in piazzetta Pasolini. «Vecchi ricettari diventeran­no moderni strumenti: con “Ragù” li renderemo immortali» assicura Fumini.

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