La Effe torna in Paradiso Martino oltre le emozioni «Si vince con la difesa»
A Pesaro alle 20.30 debutto biancoblù in A dopo 10 anni di attesa
” Capisco il prestigio delle due società e la serata speciale ma alla fine conta solamente vincere
Sei-settemila persone almeno, un migliaio di bolognesi in viaggio, e un’attesa che sembra quella di una finale. Invece è solo l’inizio, per la Fortitudo e per la Serie A: serata importante per tanti motivi, anche se è solo la prima, in quella Pesaro che non è mai un posto come un altro. E non importa se la Vuelle da una vita ormai è uscita dal giro delle grandi, anzi per sei stagioni consecutive si è salvata per un pelo ed anche quest’anno non potrà sperare in niente di più, questo Carpegna-Pompea ha il sapore della grande classica lo stesso. Tra l’altro subito importante per la classifica di entrambe, che a scorrere il calendario poi avranno turni durissimi.
Difficile non emozionarsi, stasera (ore 20.30, diretta Eurosport Player) in quella che adesso si chiama Vitrifrigo Arena, ma con Assago resta il palazzo più grande della Serie A, anche per un freddo di natura che le emozioni le ha sempre sapute gestire come Antimo Martino. «Ma è un campionato che conosco, negli anni da assistente a Roma vi ho trascorso più tempo che poi in A2. Poi certo, è il mio esordio da capoallenatore in A: sì, sono emozionato» concede il coach molisano. E ci mancherebbe, nel giorno del grande ritorno in Paradiso della Effe, dieci anni e qualche mese dopo il disastro del 2009, la morte e resurrezione del club, le fatiche nelle serie minori. La lunga marcia di fatto si completa stasera, anche per questo è festa. «Però è una strada che voglio continuare a percorrere. Capisco il prestigio delle due società, la serata speciale, ma alla fine conta solo l’oggi. Anche per questo sarebbe importantissimo cominciare con una vittoria».
Senza Sims («sa benissimo di aver fatto una sciocchezza, ma ormai ci ridiamo su») e pure senza Stephens, che esordirà domenica in casa con Venezia, è una vittoria da andare a prendere salendo sulle spalle di Leunen-DanielMancinelli, il trio di falsi 5 a cui verrà chiesto uno sforzo. I due lunghi americani tra l’altro alle prese con qualche acciacco, il tema di giornata resta comunque una supposta superiorità interna, contro una Pesaro che soprattutto sotto non sembra granché, solo il lituano Lydeka con un minimo di esperienza, Eboua rotto, Toté e Zanotti di rincalzo, Zach Thomas che è un 3-4 con tiro, ma leggero. Meglio dietro, i biancorossi, con Barford, Drell e il serbo Pusica, ma la Fortitudo si direbbe più solida: in amichevole a La Spezia, già senza Sims (e Cinciarini) con i pesaresi ci ha vinto di 23. «Ma il precampionato ha un peso molto relativo — frena tutto Martino — i veri valori delle squadre li capiremo solo strada facendo. E noi non siamo così più forti di Pesaro, specie nelle condizioni attuali, da pensare di poter vincere là senza fare un buona prestazione. Non ci sentiamo favoriti, ma sappiamo anche di potercela fare».
Intanto si parte, era ora. «Sono il primo ad essere curioso, voglio vedere la squadra sotto pressione, quando ogni pallone conterà veramente. Punti nelle mani non ci mancano, il q.i. cestistico è alto, il passo in avanti decisivo bisognerà farlo in difesa».
Sono curioso Voglio vedere la squadra sotto pressione quando ogni pallone peserà