La Regione blinda il Sant’Orsola Gibertoni sarà direttore generale
Ora è ufficiale. Chiara Gibertoni diventa il direttore generale del policlinico Sant’Orsola. Un ritorno a casa per lei.
Ora è ufficiale. Chiara Gibertoni diventa il direttore generale del policlinico Sant’Orsola. Un ritorno a casa per lei che ora lascerà la guida dell’Ausl. La pratica è sul tavolo del rettore dell’Alma Mater Francesco Ubertini, con cui il presidente della Regione Stefano Bonaccini ha concordato la scelta. Per domani è atteso l’annuncio ufficiale di Regione e Ateneo.
Che fosse lei in pole position per quell’incarico non era un mistero per nessuno. Manager molto brillante e dalle grandi doti umane, apprezzata praticamente da tutti, era indicata come la persona più giusta per prendere il posto di Antonella Messori, che i primi di ottobre lascerà via Massarenti, chiudendo in anticipo il suo contratto per motivi di famiglia. Tornerà dunque a Reggio Emilia, da dove era arrivata nel dicembre 2016, lasciando la direzione dell’Arcispedale Santa Maria Nuova.
Per Chiara Gibertoni si tratta come detto di un ritorno a casa. Dal 2011 è stata infatti una sua dirigente, coordinava gli staff di direzione quando a capo del policlinico c’erano Sergio Venturi, poi divenuto assessore regionale, e quindi Mario Cavalli. Ma il suo curriculum è molti ricco anche prima del suo ingresso nella sanità bolognese. Modenese, classe ‘66, si è formata interamente nell’Ateneo della Ghirlandina, iniziando il suo percorso in quegli ospedali. Ha diretto il nuovo ospedale di Sassuolo e Sant’Agostino Estense, con una parentesi a Parma tra le due esperienze. Poi l’arrivo a Bologna.
Se il Sant’Orsola festeggia, l’Ausl si dispera. Al di là dell’iperbole, non è un mistero che al policlinico in tanti facessero il tifo per un suo ritorno. E la stessa politica aveva bisogno, una volta saputo delle dimissioni anticipate di Messori, di mettere in sicurezza la poltrona probabilmente più calda della sanità bolognese. In via Castiglione 29, sede dell’Ausl, si apre il capitolo della successione, che al momento non viene chiuso. Nel senso che sarà con ogni probabilità la direttrice sanitaria Francesca Novaco a prendere le redini dell’azienda con un contratto da facente funzione, finché in Regione non sarà più definito il quadro degli aspiranti a quell’incarico. Un posto per nulla tranquillo, perché l’Ausl bolognese è tra le più grandi aziende sanitarie italiane, con una complessità di gestione rilevante. È intenzione di Viale Aldo Moro comunque non tenere a lungo quella direzione con un facente funzioni e probabilmente il nome di chi succederà a Gibertoni sarà chiaro nelle prossime settimane, prima di andare alle elezioni il 26 gennaio.
Tutti gli incarichi dei dg in Emilia-Romagna scadono a fine febbraio, eccetto quello di Reggio Emilia dove sono state unificate le due aziende sanitarie. Chi vincerà le elezioni in Emilia-Romagna avrà quindi la possibilità di mettere persone di propria fiducia.
Resterà salda al suo posto Gibertoni, al vertice del policlinico interessato nei prossimi anni a importanti cambiamenti. Come non pensare al progetto di trasformazione in Irccs, Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico: un primo progetto presentato al ministero è stato rispedito indietro.
Il Policlinico potrebbe diventare un Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico
La trasformazione dei reparti di eccellenza del Sant’Orsola, unitamente a qualche settore del Maggiore, si porta dietro anche una più complessa riorganizzazione della sanità territoriale bolognese. Insomma, a capo del policlinico era richiesta una personalità di grande caratura. Chiara Gibertoni, a detta di tanti, è la persona giusta. Per competenza (è entrata tra l’altro a gennaio nell’Istituto superiore di sanità), esperienza, conoscenza del settore e capacità umane.