Piazza Verdi, ci si riprova ecco le gazzelle anti-spaccio
Il mercato
Controlli serrati e pattuglie che si muovono in macchina: ha debuttato la nuova modalità di sorveglianza anti-spaccio e anti-rumore di piazza Verdi.
È il nuovo presidio dinamico che terrà sotto osservazione costante la zona universitaria. L’amministrazione comunale, intanto, chiede ai gestori dei locali di impegnarsi in prima persona nel contrastare rumori ed eventuali danni causati da chi sosta davanti alle loro porte. Per contro, i commercianti chiedono nuove regole nei programmi di riqualificazione delle aree più problematiche.
Le associazioni dei commercianti tornano a criticare il Comune per la mancanza di proposte alternative per gli ambulanti della Piazzola, «sfrattati» questo weekend da piazza VIII agosto per fare posto al villaggio Coldiretti. E c’è anche una ipotesi di richiesta danni nei confronti dell’amministrazione. «Nonostante i tentativi — afferma Fiva-Ascom— non si sono potuti superare gli ostacoli posti da Sovrintendenza al posizionamento del mercato nella T e per l’iniziativa di Coldiretti, si sarebbero certamente potute trovare altre aree a tempo debito. Contiamo almeno che gli impegni assunti riguardo alle 4 domeniche primaverili in zona T vengano rispettati». Protesta anche Anva Confesercenti: «Non si annullano mercati per far posto ad altri mercati». «Non è una questione di competizione fra imprese commerciali o agricole», a giudizio di Anva,« ma un principio di rispetto e di pari dignità fra imprese. Alla Piazzola ci sono concessionari di posteggio e ci sono imprese che vivono e mantengono famiglie con quelle concessioni». Inoltre le alternative di recupero dei mercati in altre giornate e in altri periodi dell’anno presentate dall’amministrazione Comunale, «sono state tardive, vaghe e poco fattibili e in ogni caso non consentono di riparare il danno subito dagli ambulanti». Anva si dice anche «pronta a valutare la sussistenza delle condizioni per verificare la legittimità di quanto accaduto, valutando la possibilità di una richiesta danni»