LA BOLOGNA DEL TURISMO, «CI HA SALVATO», «SÌ MA ORA VA REGOLATO»
Prosegue in città il dibattito sul turismo dopo la notizia del boom degli ultimi 5 anni, con la creazione di dieci mila posti di lavoro. Abbiamo sentito il parere di Vito, comico e chef che mette in guardia dai pericoli dello svuotamento delle case del centro per affittarle ai turisti e che pensa che servano regole. E poi c’è la storia di Gaia, che era rimasta senza lavoro e che ora grazie al turismo gestisce un B&B.
Il dibattito
Il modello Bologna genera ricchezza. Ma anche tante critiche di chi teme che la città perda il suo carattere o che diventi come Firenze e Venezia. La discussione va avanti ormai da alcuni anni. Ora fa, i nuovi dati sul turismo, presentati dalla Camera di Commercio e dal Comune per il periodo 2013-2018, riaprono il dibattito. Numeri alla mano, il settore turistico genera una ricchezza che vale 3 miliardi di euro e occupa più di 42.900 persone. Rispetto agli stessi dati del 2013. Il settore ha registrato un aumento del 46% deli turisti. La crescita quinquennale ha coinvolto anche i turisti stranieri con un incremento delle presenze del 51%. In crescita anche le prenotazioni nelle strutture ricettive del settore extralberghiero, 4338 tra Airbnb e Homeaway, che hanno raggiunto un’occupazione media dell’89,4%. Sul tema degli affitti brevi l’assessore al turismo Matteo Lepore ha annunciato che la giunta chiederà «una nuova legge regionale per le piattaforme online».