La cimice e i 356 milioni di danni
Summit a Roma
Cimice asiatica, un danno macroscopico riconosciuto anche dal governo. Gli agricoltori e le Regioni EmiliaRomagna e Veneto hanno incontrato ieri il ministro Teresa Bellanova che ha assicurato interventi per contrastare l’emergenza che ha colpito il Nord Italia. «Valutiamo positivamente la riunione — ha commentato Davide Vernocchi, coordinatore settore ortofrutticolo dell’Alleanza cooperative agroalimentari — perché finalmente è emersa in tutta la sua gravità la dimensione del fenomeno e ci si è potuti rendere conto, dati alla mano, degli enormi danni creati alle colture, che ammontano, secondo le stime elaborate dal Cso(Centro servizi ortofrutticoli), a 356 milioni di euro solo per pere, pesche e nettarine e a 486.000 giornate di lavoro andate in fumo, compreso anche l’indotto». Il risultato economico atteso medio per i produttori sarà negativo per circa 8.600 euro all’ettaro. Solo in Emilia -Romagna si contano circa 114.000 tonnellate di prodotto in meno rispetto al preventivato (circa 357.000 tonnellate). Il danno economico complessivo per l’agricoltura emiliana ammonta a circa 120 milioni di euro. «Speriamo adesso che si apra uno spiraglio — conclude Vernocchi - , perché molte aziende ortofrutticole sono a rischio chiusura. È opportuno operare su tre fronti: individuare misure di sostegno immediato alle aziende con piani straordinari; far sì che le aziende dispongano di strumenti efficaci per la difesa già a partire dalla prossima campagna; avviare collaborazioni con la ricerca per individuare percorsi sostenibili nel rispetto dell’ambiente».