Corriere di Bologna

Bologna da vetta se facesse gol

L’algoritmo che analizza la produzione offensiva: in base ai dati i rossoblù sarebbero primi davanti a Inter, Lazio e Napoli

- Alessandro Mossini © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

La capolista dei rimpianti: dopo cinque giornate di campionato il Bologna ha otto punti e occupa un più che rispettabi­le settimo posto ma vive il paradosso di dover rimpianger­e tante occasioni già lasciate per strada in questo avvio di stagione, spesso e volentieri per errori di mira sotto porta. La notte di Marassi ha lasciato negli occhi il cucchiaio su rigore tirato da Sansone che sbatte contro la traversa e la palla-gol fallita nel finale di gara da Soriano (e persino un gol regolare di Sansone nel primo tempo annullato, visto che il tocco di Lerager era una giocata a tutti gli effetti), ma ancora una volta il Bologna si trova a dover recriminar­e, come già accaduto contro Verona e Roma, su occasioni fallite e imprecisio­ni sotto porta.

C’è una statistica molto chiara che da una parte sottolinea la produzione offensiva rossoblù di questo avvio di stagione ma al tempo stesso ne inchioda le mancanze in fase realizzati­va: sono gli expected goals (xG), il dato che analizza tramite un algoritmo la pericolosi­tà delle occasioni da rete attribuend­o poi un quoziente a ogni conclusion­e. Le somme degli xG che portano ai dati complessiv­i delle varie partite del Bologna sono implacabil­i: 2,11 a Verona (a fronte di un solo gol segnato), addirittur­a 3,76 contro la Spal, 3,69 a Brescia — nell’unica partita in cui il Bologna ha segnato più di un gol, arrivando a quota 4 — 1,35 contro la Roma e 1,59 mercoledì sera in Liguria.

A fronte di 7 gol segnati (di cui due su rigore, con i tiri dal dischetto che valgono un punto di xG, il massimo), il Bologna ha prodotto 12,5 xG in cinque partite risultando la squadra più produttiva della serie A in questo avvio di stagione, dato che la Roma è seconda a 10,45 e il Napoli terzo a 10,22. Ovviamente i 5,5 punti di differenzi­ale tra gol attesi e gol effettivam­ente segnati evidenzian­o i tanti macro-errori in fase di conclusion­e: ben 6 per Soriano — due a Verona, due con la Spal e uno contro Roma e Genoa — tre per Santander e Orsolini, due per Sansone e uno a testa per Destro e Palacio. Soriano e Orsolini, inoltre, spiccano nelle statistich­e di serie A per conclusion­i finite fuori dallo specchio con oltre il 60% di tiri fuori bersaglio.

Viceversa il Bologna è stato punito spesso in difesa anche oltre i propri demeriti generali, come si nota dai 6 gol incassati a fronte di 3,77 xG concessi: la somma di questi fattori porta a una classifica virtuale di serie A — quella dei cosiddetti expected points (xPts), calcolata dal sito Understat.com secondo gli xG — che vedrebbe la squadra di Mihajlovic addirittur­a in testa con 12,37 xPts. Banalmente, avrebbe meritato di battere Verona e Genoa e di pareggiare con la Roma. In questa graduatori­a il Bologna sarebbe persino davanti ad Inter (11,62), Lazio, Napoli e Atalanta mentre spiccano i 3,67 xPts del Cagliari a fronte dei 9 racimolati: una classifica che stimola i rimpianti, pur evidenzian­do l’ottimo approccio e la chiara impronta del Bologna in queste prime cinque gare di una serie A molto equilibrat­a (per la prima volta dal 1990 tutte le squadre hanno vinto almeno una partita dopo cinque turni).

Occorrerà raddrizzar­e la mira da domenica a Udine dove tornerà a disposizio­ne Danilo, mentre i friulani dovranno fare ancora a meno di De Paul visto che il ricorso sulla terza e ultima giornata di squalifica è stato respinto: una buona notizia in più per i rossoblù, a patto di diventare più concreti.

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