Rabbia Sinisa, salta il giorno di riposo
Bologna, tanti errori della difesa, la crisi della mediana e i flop di Sansone e Orso. Dopo Udine Miha cancella il giorno di riposo
La rabbia era talmente tanta che alla fine Mihajlovic ha deciso di cancellare il martedì libero. Una scelta senza precedenti. Oggi la squadra sarà in campo: ecco il primo effetto della sconfitta di domenica a Udine. Un ko che ha fatto infuriare Sinisa. Il tecnico rossoblù, come consuetudine, ha guardato il match nella sua stanza del reparto di Ematologia del Sant’Orsola. Ha preferito non parlare alla squadra durante l’intervallo.
Tutta la sua frustrazione per la peggior prestazione stagionale dei rossoblù è stata riservata ai colloqui con lo staff. Alla squadra ha parlato solo ieri. E le 24 ore di distanza non sono servite a far sbollire l’ira. Nella visione del tecnon nico serbo la mancata espulsione di Samir non può essere un alibi adeguato per il Bologna che alla Dacia Arena non ha praticamente mai dato segni di vita. I rossoblù sono scesi in campo senza proporre quella mentalità divertente e offensiva segno distintivo della gestione Mihajlovic. Tanti calci, poco calcio ed un nervosismo che ha fatto soltanto il gioco dell’Udinese. In pratica domenica il Bologna
Discorso alla squadra
Dopo il ko di domenica Mihajlovic si è sfogato con lo staff: ha parlato ai giocatori solo ieri
è mai stato veramente il Bologna. Questo è il messaggio che Mihajlovic ha cercato di far comprendere alla squadra prima di analizzare nel dettaglio i problemi emersi nella sfida con i friulani e cancellare il martedì di riposo. Non era mai successo, può essere un segnale per scuotere i ragazzi.
Ancora una volta è finito sotto esame l’approccio alla marcatura della difesa che ha concesso a Okaka l’ennesimo gol evitabile. Una replica di quanto accaduto nelle scorse settimane con Donnarumma e Dzeko: tre marcature subite da attaccanti lasciati soli nell’area di rigore davanti a Skorupski. Eppure quell’azione era stata prepatata tutta la settimana. E domenica l’allarme era stato lanciato già all’8’ quando Nestorovski aveva colpito tranquillamente di testa chiamando il portiere rossoblù alla parata. Erano le prove generali per il gol di Okaka arrivato grazie ad un traversone dalla sinistra su cui Denswil ha saltato fuori tempo permettendo al centravanti bianconero di anticipare Bani. Il rientro di Danilo sarà un sollievo ma Mihajlovic chiede uno scatto mentale da parte di tutti. Nella lista di Sinisa c’è un altro errore da segnare in rosso: la coesione dei reparti tra fase offensiva e difensiva. Con Medel a fare filtro pochi metri davanti alla difesa, tocca al suo compagno in mediana garantire il collegamento con Soriano e gli attaccanti. A Udine il lavoro di Dzemaili non è stato efficace ma Poli era troppo affaticato per dare il suo contributo.
Ora in più l’assenza di Soriano per squalifica complica ulteriormente i piani. Mihajlovic però domenica è stato deluso anche dalla prestazione dei suoi esterni offensivi. Orsolini e Sansone hanno mostrato infatti un approccio troppo individualista.
Male il centrocampo
Con Medel in aiuto alla difesa, l’altro mediano deve supportare l’attacco
Secondo il tecnico hanno fallito anche nei minuti concessi a inizio ripresa e così, per la prima volta, sono stati entrambi sostituiti.
Il messaggio di Mihajlovic è che nessuno deve sentirsi sicuro del posto. A maggior ragione visto che giovani come Skov Olsen e Svanberg si stanno mettendo in mostra durante gli allenamenti e potrebbero presto scalare qualche posizione nelle gerarchie interne. «Non abbiamo ancora fatto nulla. Guai ad avere la pancia piena» erano state le parole di Mihajlovic dopo Brescia. Dopo una settimana da un punto in tre gare il concetto è più valido che mai.