I sogni di gloria della Effe Martino: «Voliamo basso»
Dopo Venezia, multa da 5mila euro a club e Stipcevic
Per sognare a occhi aperti si può considerarla prima in classifica, la sontuosa Fortitudo che ha fatto due su due in Serie A, per stare un po’ più abbottonati quinta, visto lo scarto canestri inferiore alle altre quattro a punteggio pieno: Sassari, Trento, Virtus, Brescia. Comunque a un’altezza che dà alla testa. Si potrebbe anche dire che Milano oggi è dietro, tanto per aggiungere suggestione. Oppure si può guardare la classifica dal basso, e annotare che la Pompea è già a più 4 dal terz’ultimo posto, cioè l’obiettivo più volte dichiarato dal club.E’ appena iniziata una maratona di sette mesi e 32 partite, ma vista la Pompea abbattere di forza la Reyer campione ha senso continuare a parlare solo di salvezza, per una Effe così brillante? «Io tutto questo entusiasmo lo capisco, certo, ma perché mai dovremmo cambiare atteggiamento?» si affannava a stemperare Antimo Martino di fronte a chi gli faceva notare che probabilmente dovrà rispondere alla stessa domanda per mesi: dove può arrivare, questa sua Fortitudo? «Non posso e non voglio pensare a niente che non sia la prossima partita: Varese» ha poi aggiunto l’uomo al centro di questa tempesta di sentimenti. E forse non è solo semplice scarico di pressione, ma anche una questione di approccio mentale, che deve restare il più possibile analitico. «Come abbiamo fatto per tutto l’anno scorso quando ci parlavano di tabelle, e abbiamo continuato a fare finora, ci dobbiamo concentrare su un’avversaria per volta. Andare oltre sarebbe un errore che non vogliamo fare». Invece attorno a lui c’è già chi si scatena in pronostici osé: comoda salvezza con qualche scalpo importante (uno già preso), un pensierino alle Final Eight di Coppa Italia, addirittura i playoff? L’esempio sarebbe la Trieste dell’anno scorso, da neopromossa, con molti punti in comune con la Effe.«Perdi due partite in fila e da squadrone torni ad essere squadretta — sorride Martino — noi dobbiamo comunque lavorare sulle imperfezioni. Con Venezia è stata una grande partita, ma ci sono lo stesso cose che vanno migliorate. Certo, quando torni in palestra con questa carica, diventa tutto più facile». Che ci sia da lavorare lo sa meglio di tutti, Martino: ancora non si è visto quello che sulla carta dovrebbe essere il suo miglior giocatore, Henry Sims, ma nel frattempo è spuntato dal nulla DeShawn Stephens, 18 punti in 23 minuti, 8/9 al tiro, un’esplosione di energia che nessuno si aspettava così. Di ieri intanto le prime sanzioni disciplinari di Serie A: 1.980.00 euro di multa per offese agli arbitri e squalifica di un turno per Rok Stipcevic, sostituibile con ammenda di 3000 euro.