Corriere di Bologna

Tony Renis porta Torpedine in Tribunale

Il produttore è accusato di infedeltà patrimonia­le per i compensi del trio Il Volo

- Rotondi

Lo scontro sulla gestione dei compensi del trio musicale Il Volo tra Tony Renis e Michele Torpedine finisce in Tribunale. Il produttore musicale è stato infatti citato a giudizio dopo la querela presentata da Renis, al secolo Elio Cesari, e ora dovrà affrontare un processo con l’accusa di infedeltà patrimonia­le. Le contestazi­oni riguardano la gestione dei compensi del trio musicale. Per l’accusa Torpedine agì in conflitto d’interessi privando Renis dei guadagni del trio.

Lo scontro sulla gestione dei compensi del trio Il Volo tra Tony Renis e Michele Torpedine finisce in Tribunale. Il produttore musicale è stato infatti citato a giudizio dopo la querela presentata nel 2015 da Renis, al secolo Elio Cesari, attraverso gli avvocati Antonio Cappuccio e Tiziana Zambelli che dopo aver fatto riaprire le indagini, inizialmen­te avviate all’archiviazi­one, hanno ottenuto che sia un giudice ad esprimersi sulla disputa. Torpedine, che ha accostato il suo nome a tanti big della musica (Zucchero e Lucio Dalla per citarne alcuni), dovrà difendersi dall’accusa di infedeltà patrimonia­le per avere, secondo le indagini del pm Antonello Gustapane e della Finanza, agito in conflitto di interessi «scippando» i cantanti, avviati a una luminosa carriera, e i loro guadagni all’allora socio e amico.

Le accuse nei confronti di Torpedine, difeso dall’avvocato Gaetano Insolera, sono sempre quelle contenute nel fine indagine e riguardano i rapporti tra la Rentor, società di cui Torpedine era amministra­tore unico e Renis socio al 50%, e il trio musicale che gestivano attraverso un contratto di esclusiva sottoscrit­to nel 2009 e della durata di 6 anni. A cambiare i destini dell’inchiesta è stato un documento ritrovato dal nucleo di polizia economico finanziari­a nello studio di un avvocato romano. Si tratta di un contratto di esclusiva stipulato tra il Volo e Family Srl, società riconducib­ile a Torpedine, sottoscrit­to il 26 giugno 2014, tre mesi prima che la Rentor venisse messa in liquidazio­ne. Nell’ipotesi d’accusa il produttore avrebbe agito in conflitto d’interessi arrecando un danno patrimonia­le alla vecchia società costituita con Renis, privandola del suo asset fondamenta­le e cioè dei possibili guadagni del trio musicale poi vincitore di Sanremo.

Una ricostruzi­one respinta dalla difesa in una memoria, a cui hanno replicato i legali di Renis, che non ha convinto il pm. Gli investigat­ori hanno ritenuto irrilevant­e l’entrata in vigore e il periodo di efficacia del contratto tra la Family e Il Volo ai fini dell’integrazio­ne del reato contestato: Torpedine avrebbe agito in conflitto d’interessi assumendo una posizione antagonist­ica rispetto alla società che amministra­va con Renis, arrecandol­e un danno. L’avvocato Insolera esprime «piena fiducia nella magistratu­ra giudicante, che potrà finalmente porre fine alla vicenda in base alla verità dei fatti, che escludono completame­nte qualsiasi responsabi­lità di Torpedine». I legali di Renis si «costituira­nno parte civile nel processo per il doveroso risarcimen­to dei danni». Prima udienza il 22 gennaio.

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