Torna Upidea! L’acceleratore per le imprese innovative
Oltre 300 start up partecipanti, 37 accelerate e 13 incubate, 2,5 milioni raccolti, due campagne di crowdfunding, due acquisizioni corporate e sei investimenti da parte degli imprenditori associati. Sono i numeri degli anni passati con cui si presenta la quinta edizione del progetto «Upidea! Startup program» promosso dai giovani imprenditori di Confindustria Emilia-Romagna con l’obiettivo di selezionare, diffondere e lanciare imprese innovative.
Ideata con il coordinamento di Unindustria Reggio Emilia e il contributo di Luiss EnLabs, la fabbrica di startup dell’Università Luiss, l’iniziativa, che la sede nazionale di viale dell’Astronomia ha definito una «best practice» da imitare, coinvolge per la prima volta i giovani industriali dell’associazione veneta. A sostenere «Upidea!» ci sono tutti gli incubatori territoriali, tra cui per esempio Almacube e Timwcap a Bologna o la Fondazione Democenter a Modena, oltre che una rete di 17.500 aziende. Per candidarsi, l’anno scorso i partecipanti furono un’ottantina, c’è tempo fino al 15 novembre. «La sfida di quest’anno — auspica il presidente dei giovani imprenditori emiliano-romagnoli di Confindustria, Kevin Bravi — è raggiungere almeno 100 adesioni». «Crediamo molto in questo progetto di accompagnamento all’innovazione perché siamo convinti che una buona idea non sia sufficiente per vincere sul mercato — aggiunge — e che uno spin-off aziendale, se ben sostenuto, può essere in grado di creare nuove opportunità di crescita e attrazione degli investimenti, anche esteri, e vincere la concorrenza sul mercato». «Upidea!» offre un programma di accelerazione di sei mesi: si inizia a gennaio e si va avanti fino a giugno. Le startup selezionate seguiranno un percorso di formazione e assistenza costante per concretizzare la loro idea di impresa in vista dell’evento di presentazione, l’Investor Day, che si terrà a iter concluso. Tra le novità, l’occhio di riguardo che sarà dedicato alle giovani imprese innovative con almeno un componente donna. «Vogliamo incentivare la presenza femminile nella creazione di nuove avventure imprenditoriali — sottolinea la componente del Comitato Giovani Imprenditori Confindustria Emilia-Romagna che si occupa di parità di genere, Annalisa Po —: la quota rosa è ancora troppo bassa fra chi dà vita alle startup: appena il 17%». Iscrizioni su www.upidea.it.
Po (Confindustria)
Vogliamo incentivare la presenza femminile, che per ora nelle start up è pari solo al 17 percento