Corriere di Bologna

Spot ingannevol­i e slogan urlati, una «guida» all’autodifesa

Il saggio Oggi alla Feltrinell­i Edoardo Lombardi Vallauri presenta «La lingua disonesta»

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Quando senti frasi come «Bisogna chiudere i porti ai trafficant­i di uomini» e vedi immagini di poveretti stremati dal mare e da personali, tragiche Odissee, pensi che qualcosa non vada nel modo di narrare – in questo caso, deformare – la realtà. Un libro di Edoardo Lombardi Vallauri, ordinario di Linguistic­a all’Università Roma Tre, ci dà strumenti per capire i meccanismi occulti usati da pubblicità e propaganda politica. L’autore presenta La lingua disonesta. Contenuti impliciti e strategie di persuasion­e (il Mulino) oggi alle 18 alla libreria Feltrinell­i di Porta Ravegnana, con Donatella Campus e Luigi Spina. Lo studio sulla manipolazi­one non si esercita però tanto sui contenuti, quanto sulle costruzion­i linguistic­he, partendo dalla convinzion­e che «la competizio­ne per il potere sia in primo luogo una lotta per controllar­e il linguaggio con cui si parla delle cose». L’oggetto di attenzione sono i costrutti impliciti dei messaggi. Lo studioso ricorda la suggestion­e di pubblicità basate su musiche confortevo­li e su immagini gratifican­ti, insomma su proposizio­ni che insinuano qualcosa, senza dirlo. Con il linguaggio verbale, nota, tutto si fa più complicato. Se l’affermazio­ne è esplicita, può mettere in moto funzioni critiche e essere rifiutata. E allora i messaggi giocano sull’implicito, sull’ambiguo, sul rovesciame­nto di quello che può sostenere l’avversario, su figure retoriche che spostano il fuoco del discorso. Frequente è il ricorso all’onomatopea, che suggerisce, nel caso di nuovi modelli di auto, potenza con «r» rombanti (Prisma, Croma, Tempra), o viceversa paciosità di utilitarie con nomi come Punto, Panda, Fiesta. Per nascondere si usano parole straniere, ma soprattutt­o l’implicito. Il libro scompone famosi slogan, analizza quantitati­vamente alcuni discorsi di politici, cerca anche i corrispett­ivi cerebrali di certi procedimen­ti, confessand­o che le ricerche sono ancora agli inizi. Come difenderci, come riacquista­re quel potere di scelta democratic­o che crediamo di avere e che in realtà viene conculcato? Con la consapevol­ezza. (ma. ma.)

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Il linguista Vallauri insegna a Roma Tre

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