Welfare, formazione e ricerca Così si aiuta anche l’impresa
I 189 progetti sostenuti dalla Fondazione Carisbo: Costruiamo reti virtuose
Cooperative sociali, progetti di formazione di cui ne beneficeranno anche le aziende, introduzione al lavoro di persone con fragilità e attività di produzione che incentivano il welfare. Anche il mondo delle imprese è coinvolto nel sistema dei finanziamenti erogati dalla Fondazione Carisbo. Sei i bandi del primo semestre 2019 di cui sono stati di recente annunciati gli esiti, e per cui sono stati selezionati 198 progetti. In tutto,Casa Saraceni ha deliberato un investimento di 3 milioni (per l’esattezza 3.064.637) che produce un impatto finanziario pari a oltre 14 milioni di euro.
I bandi sono divisi per categoria: Welfare di comunità; Innovazione scolastica; Arte e cultura; Internazionalizzazione; Mai soli e Rigenerazione urbana. Il tutto pensato, secondo le parole del presidente Carlo Monti, per dare corpo a «intersezione fra settori differenti», e alla capacità «di valorizzare le tante energie, professionalità e capacità presenti per la costruzione di reti e collaborazioni virtuose».
All’interno di Cartiera, (cooperativa con sede a Lama di Reno frazione di Marzabotto), ad esempio, con la lavorazione di pellami e tessuti per realizzare borse e accessori si recupera una professionalità artigianale, tutta italiana, che rischia di andare perduta. Offrendo, allo stesso tempo, un’opportunità di vita e riscatto a persone svantaggiate, richiedenti asilo o espulse dal mondo del lavoro. Un vero e proprio laboratorio di impresa sociale in un’area appenninica quasi abbandonata dalle imprese. È uno dei 48 progetti sostenuti nell’ambito della sezione Welfare di comunità, a cui la Fondazione contribuisce con 60 mila euro. Ma in grado di generare altri volumi economici, anche grazie all’attivazione di uno shop online (www.coopcartiera.it).
Recupero è anche la parola d’ordine della vigna solidale che sorge su 3mila mq di terreno collinare attorno a Bologna e occupa persone con lieve disagio psichico, insieme ad altri agricoltori per produrre vino con metodi di coltivazione e vinificazione naturali. All’attività condotta dalla associazione Il ventaglio di Orav, via Farini, destina 3 mila euro.
Oltre al lavoro con le scuole per il potenziamento della didattica e l’innovazione, spiccano anche le collaborazioni con l’Università per favorire l’evoluzione di nuove professioni e sostenere la ricerca. Tra questi c’è il progetto Astrofarma: in alleanza con il dipartimento di Farmacia e Biotecnologie dell’Alma Matere mira a ricercare nuovi farmaci contro l’Alzheimer. In sostanza — anche grazie al contributo della Fondazione di 10.500 euro — attraverso la formazione di studenti e dottorandi, si promuove l’internazionalizzazione del dipartimento, attraverso interazioni con altre realtà nel mondo. Si risponde così anche al bisogno delle aziende (in questo caso chimiche-farmaceutiche) di poter contare su un personale dotato di un solido bagaglio culturale e di esperienza acquisito già durante il percorso di specializzazione.
I 40 mila euro erogati, ancora, all’Istituto agrario Serpieri serviranno invece a dotare le classi di strumentazioni altamente tecnologiche che permetteranno agli studenti di misurarsi con le innovazioni in atto, o auspicabili, ormai in tutte le industrie. Potranno dunque sperimentare, come si legge nel progetto, «attività pratiche in tutte le aree funzionali tipicamente presenti nelle imprese, quali produzione, manutenzione, logistica interna ed esterna, acquisti, vendite e servizi post-vendita».
Sull’Appennino
All cooperativa Cartiera si recupera la lavorazione artigiana di pellami e tessuti