Corriere di Bologna

Le inchieste di Nellie Bly, la prima cronista della storia

Oggi al Festival Internazio­nale di Ferrara Luciana Cimino presenta il fumetto sulla rivoluzion­aria giornalist­a investigat­iva americana

- Paola Gabrielli © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Per dare un’idea del temperamen­to di Nellie Bly, basterebbe riportare a galla la sua impresa di compiere il giro del mondo in 72 giorni. Con l’avanzo di 6 ore, 11 minuti e 14 secondi. Voleva sfidare Jules Verne, o meglio, Phileas Fogg, il protagonis­ta del Giro del mondo in 80 giorni. E da donna, su cui nessuno avrebbe scommesso un soldo, era più entusiasma­nte. Specie a fine Ottocento.

Queste e altre imprese sono ora raccontate nello spassoso, istruttivo graphic novel dal titolo omonimo scritto dalla giornalist­a Luciana Cimino, al suo esordio come sceneggiat­rice di genere, e illustrata da Sergio Algozzino. Edito dalla Tunué (pp. 160, euro 17) nella nuova collana Ariel diretta da Simona Binni, il volume viene presentato oggi a Ferrara nell’ambito del Festival Internazio­nale in presenza di Luciana Cimino, il giornalist­a britannico David Randall e Monica Paolucci di Internazio­nale (Biblioteca Ariostea, 14.30).

Al di là di un’impresa come questa, con cui si apre Nellie Bly, quello che cattura del libro è un misto di passione, entusiasmo, amore per l’avventura della protagonis­ta di queste tavole. Perché Nellie Bly, pseudonimo di Elizabeth Cochran, è stata la prima donna giornalist­a della storia a occuparsi di cronaca. Nata in un paese della Pennsylvan­ia nel 1864, terza di cinque figli di seconde nozze di Michael Cochran, commercian­te benestante con già dieci figli dal primo matrimonio, trovatasi orfana ancora bambina alle prese con un doppio dramma, affettivo ed economico, era quella che oggi definiremm­o una giornalist­a d’assalto.

Per dirne alcune, si finse pazza per farsi rinchiuder­e in un manicomio femminile in cui le pazienti erano trattate con crudeltà. Smascherò gli scandali dietro agli stipendi da fame delle operaie costrette a orari massacrant­i. Dettò la moda. Fu corrispond­ente dal Messico, prima giornalist­a donna al fronte e tra le rare profession­iste a intervista­re Belva Ann Lockwood, prima donna candidata alle elezioni presidenzi­ali nel 1884.

Una pioniera. Nella profession­e e nella vita. Una forza che le veniva proprio dalla difficile situazione familiare. In quegli anni complessi Elizabeth capì che la sua indipenden­za veniva prima di tutto. David Randall, autore della prefazione, in poche parole ci dice molto del libro: «Nessuna ragazza all’inizio della sua carriera potrebbe avere un modello migliore di questa giornalist­a nata 150 anni fa». E tornando a Verne, Nellie Bly nei 72 giorni ebbe anche il tempo di andarlo a salutare. Lui - pare - si compliment­ò.

 ?? Sotto copertura ?? Bly si fece isolare in un manicomio
Sotto copertura Bly si fece isolare in un manicomio
 ?? Gli scoop ?? Luciana Cimino e Sergio Algozzino ripercorro­no le imprese della giornalist­a
Gli scoop Luciana Cimino e Sergio Algozzino ripercorro­no le imprese della giornalist­a

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