Turismo, un tesoro da 11 milioni
La cifra è quasi raddoppiata rispetto al budget del 2018. Conte: ci aiuta la riscossione online Vola la tassa che paga chi viene in città: fondi extra usati per il Comunale e i bagni pubblici
Un tesoretto prezioso: 11 milioni di euro che a fine 2019 il Comune di Bologna conta di incassare in totale dalla tassa di soggiorno. Una cifra capace di andare ben oltre il bilancio preventivo, che stimava un in- troito di 6 milioni di euro, poi ritoccato in sede previsionale fino a 8 milioni. Già oggi si è già a quota 10,4 milioni, con le ultime due rate che porteranno il definitivo aumento a quota 11. I fondi extra sono già stati utilizzati per finanziare il Teatro Comunale e saranno utilizzati per altri interventi in città a partire dai bagni pubblici.
Milos Teodosic non è entrato in punta di piedi nella galassia virtussina. Due allenamenti con la squadra sono bastati per sfoderare la prestazione che ha mandato al tappeto la Reyer Venezia, prima con i canestri della rimonta poi con gli assist nel finale. Una prima benaugurante per ripercorrere le orme degli altri grandi che popolano il Pantheon bianconero. Per il play serbo il debutto è arrivato a 32 anni, dopo aver vinto tutto, aver assaggiato la Nba, essere salito sui podi più importanti con la Nazionale. Per qualcun altro, invece, la Virtus è stata un trampolino di lancio in età più tenera. Andando a ritroso nel tempo, l’esordio del 23enne Manu Ginobili in bianconero fu simile a quello di Teodosic: anche lui siglò 22 punti chiudendo con 27 di valutazione nella facile vittoria contro il Montepaschi Siena, ma tre giorni dopo ci fu l’incubo della prima Eurolega ad Atene. Contro l’Aek, l’argentino segna appena 1 punto con 0/4 da tre e la Kinder perde 78-77, come perderà (9184) dieci giorni dopo a Udine con Manu fermo a 6 punti e 2/8 al tiro nell’ultimo ko prima di 21 successi consecutivi in campionato sulla strada del Grande Slam. All’inizio, ci furono alcune difficoltà anche per il 22enne Sasha Danilovic. La data cruciale, dopo l’ottimo avvio in campionato, è ancora quella della prima giornata di Eurolega. Il 29 ottobre 1992, Sasha torna per la prima volta nella ex Jugoslavia dopo lo scoppio della guerra. L’accoglienza ostile dei tifosi del Cibona, in Croazia, lascia per una decina di giorni lo Zar frastornato. Chiude quella gara (persa) con 12 punti e 5/12, in quella successiva Pesaro passa al PalaDozza e Sasha chiude a 1/7, quindi 1/10 da due il 7 novembre nella vittoria contro Treviso. Una flessione momentanea prima dei trionfi successivi. Era invece un veterano, come Teodosic, Jim McMillian nel 1979. Il Duca Nero, campione Nba con i Lakers, plana in Italia e domina fin dall’inizio, in coppia con Cosic è inarrestabile e la prima stagione, come per Manu e Sasha, si conclude col tricolore. Debutto con sconfitta per Sugar, contro Livorno, ma lui da veterano Nba piazza 23 punti con 5/10 da tre. E anche con lui arriveranno le coppe.