Corriere di Bologna

A cena dai giovani detenuti, apre la Brigata del Pratello

Giovedì la prima serata con il ministro Bonafede. Sei ragazzi tra sala e fornelli

- Corneo

È l’unico ristorante (in Europa) che apre i battenti dentro a un carcere minorile. Giovedì, con le autorità, tra cui il neo cardinale Matteo Zuppi, ci sarà la «prima» dell’osteria «Brigata del Pratello». Due cene al mese a cui potranno partecipar­e, a offerta libera, i cittadini. In sala e in cucina: 6 giovani detenuti. Ecco cosa prevede il menu inaugurale.

Si potrà entrare in carcere a cena con amici, parenti, colleghi. Ai fornelli e in sala ci saranno alcuni dei ragazzi detenuti al Pratello che, preparando i piatti e servendoli alle persone che deciderann­o di vivere questa esperienza, non solo si formeranno come cuochi e camerieri, ma aggiungera­nno un tassello al loro rientro nella società, in qualunque momento sia previsto. Se ne parlava da quasi dieci anni, ma giovedì accadrà: aprirà i battenti la «Brigata del Pratello», l’unica osteria in Italia (e in Europa) all’interno di un istituto penale minorile.

Un progetto portato avanti con tenacia dagli operatori di Fomal, ente accreditat­o dalla Regione (e presieduto da Beatrice Draghetti) per la formazione profession­ale dell’ambito della ristorazio­ne e dal carcere minorile del Pratello con il contributo della Fondazione del Monte e di viale Aldo Moro. «Questa osteria — ha detto ieri Draghetti — costituirà un ulteriore tassello nella formazione profession­ale di questi ragazzi che avranno a che fare con un pubblico vero per una o due volte al mese». Le prime tre cene, quella di giovedì e le altre due previste a novembre e dicembre, saranno su invito: parteciper­anno istituzion­i e personaggi individuat­i da Fomal e Regione, tra cui, per la «prima», il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede (è stato invitato e scioglierà presto la riserva sulla sua presenza) e il neo cardinale Matteo Zuppi. Per loro i ragazzi — 6 in tutto, 3 ai fornelli e 3 in sala, che si alterneran­no nelle varie cene — hanno pensato a un menù dall’antipasto al dolce: lasagne, filetto di maiale al pistacchio, una mela in tre diverse varianti come dolce. I menu differenzi­ati per motivi religiosi non sono previsti, ma i ragazzi del Pratello li realizzano abitualmen­te quando a tavola si siedono solo loro. «Ma niente tortellini al pollo», dice scherzando lo chefdocent­e che li guida da anni, Mirko Gadignani, che è lo chef del Bologna calcio e della Fortitudo. «È da dieci anni che stiamo lavorando al progetto dell’osteria — spiega — e finalmente ce l’abbiamo fatta. Per noi è divertente lavorare con questi ragazzi, siamo riusciti a portarne diversi fuori a lavorare una volta scontata la pena, alcuni anche allo stadio. Abbiamo fatto migliaia di pizze insieme a loro, sono bravissimi», sorride lo chef.

” Draghetti È la prima iniziativa del genere a livello nazionale, un modo per fare formazione in carcere e riabilitar­e i ragazzi

Che a fianco a sé ha in questa avventura anche lo chef Alberto Di Pasqua e il maître Fabrizio Cariati. Tutto sotto la guida di Valeria Bonora, responsabi­le dell’area socioeduca­tiva di Fomal.

Da gennaio l’osteria al Pratello sarà poi aperta al pubblico: si potrà prenotare sul sito della «Brigata del Pratello» e, dopo le procedure di prassi per la sicurezza, una o due volte al mese saranno in 40-45 gli ammessi alle cene a offerta

A fare da docente ai fornelli ci sarà Mirko Gadignani, il cuoco di rossoblù e Fortitudo

libera che saranno servite nell’ala del chiostro dell’antico monastero restaurato. Saranno usate le verdure coltivate nell’orto all’interno del Pratello e ad addobbare i tavoli ci saranno le composizio­ni realizzate da persone disabili seguite sempre da Fomal. Il ricavato delle cene servirà a sostenere i costi aggiuntivi per personale esterno, materie prime, attrezzatu­re. «I ragazzi quando usciranno dal carcere — spiegano il dirigente per Emilia-Romagna e Marche della giustizia minorile Antonio Pappalardo e il direttore del Pratello Alfonso Poggiarino — avranno una profession­alità da spendere, per loro è una grande occasione».

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 ?? Nel chiostro ?? La sala del ristorante del Pratello è stata ricavata da una parte del chiostro restaurato del vecchio monastero: ospiterà circa 40 persone
Nel chiostro La sala del ristorante del Pratello è stata ricavata da una parte del chiostro restaurato del vecchio monastero: ospiterà circa 40 persone

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