Corriere di Bologna

La prima del cardinale: amate gli altri

A Longara Matteo Zuppi ha ricordato il martirio del diacono Mauro Fornasari

- Blesio

Pastorale, veste candida e zucchetto rosso. La prima messa bolognese da cardinale di Matteo Zuppi è in occasione del 75esimo anniversar­io del martirio del diacono Mauro Fornasari. Ieri sera, nella Parrocchia di San Michele Arcangelo di Longara, dov’era presente anche il sindaco Irene Priolo, si ricordava e celebrava un martire moderno. «Amare il Padre Eterno non basta, se degli altri non mi interessa niente. L’altro diventa il mio prossimo».

Pastorale, veste candida e zucchetto rosso. La prima messa bolognese da cardinale di Matteo Maria Zuppi è in occasione del 75esimo anniversar­io del martirio del diacono Mauro Fornasari. Ieri sera, nella Parrocchia di San Michele Arcangelo di Longara, dov’era presente in prima fila anche il sindaco Irene Priolo, si ricordava e celebrava un martire moderno. Intorno alla figura di don Mauro, alla parabola del buon samaritano del Vangelo di Luca, all’investitur­a cardinaliz­ia e alla parola «compassion­e» il nuovo cardinale ha disegnato l’omelia. «Amare il Padre Eterno non basta, se degli altri non mi interessa niente — ha ricordato in avvio —. L’altro diventa il mio prossimo. E questo succede con la compassion­e. La compassion­e ci insegna ad amare gli altri. Ecco, Mauro Fornasari ha amato Dio e il prossimo».

Era il 5 ottobre del 1944 quando sul greto del torrente Lavino veniva ucciso dai fascisti don Mauro Fornasari. Aveva ventidue anni e sua madre nella cassapanca di famiglia aveva già deposto la veste per la prima messa del figlio che da poco era stato ordinato diacono. Visitava i malati, dava da mangiare a chi non ne aveva e faceva catechismo. «Un pacificato­re in tempo di guerra», viene ricordato

Zuppi ha ricordato la storia don Mauro. Poi ha ammonito. «Qui non parliamo di politica. La compassion­e non è politica. Ma io se vedo uno che sta male non lo ammazzo con l’indifferen­za. Me ne faccio carico». La chiusura sulla porpora di cui si è vestito. «Quel rosso non serve per avere qualcosa in testa ma ad amar fino alla fine, perché soltanto l’amore dà senso alla nostra vita». Nell’agenda di Zuppi, il prossimo appuntamen­to è per giovedì, al Mast alle 15 e al Pratello alle 20, per l’inaugurazi­one della nuova osteria del carcere. Nell’agenda cittadina è ovviamente cerchiata in rosso il 13 ottobre: alle 17 verrà celebrata la messa di accoglienz­a del nuovo cardinale in San Petronio..

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Piena Tanti fedeli hanno riempito la parrocchia di San Michele Arcangelo

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