Corriere di Bologna

Turismo, vola la tassa di soggiorno Il Comune vede quota 11 milioni

Nel 2013 erano stati solo 3,1. Dall’imposta, risorse per il Teatro Comunale e nuovi bagni pubblici

- Luca Muleo © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Un tesoretto prezioso: 11 milioni di euro che a fine 2019 il Comune di Bologna conta di incassare in totale dalla tassa di soggiorno. Una cifra capace di andare ben oltre il bilancio preventivo, che stimava un introito di 6 milioni di euro, poi ritoccato in sede previsiona­le fino a 8 milioni. Già oggi si è già a quota 10,4 milioni, con le ultime due rate che porteranno il definitivo aumento a quota 11.

Una buona notizia per le casse di Palazzo d’Accursio ma anche per cittadini e alla fine per gli stessi turisti, che potranno contare su maggiori servizi e di miglior qualità, visto che il «balzello» va a finanziare tutto il comparto turistico-culturale.

L’esempio principale è l’erogazione già decisa per il Teatro Comunale: 2,5 milioni annui che verranno finanziati in parte — per 1,5 milioni — proprio con questi soldi. «Siamo in grado di mantenere gli impegni assunti, la tassa di soggiorno conferma la previsione di riuscire a sostenere tutto il sistema della promozione turistica e culturale di una delle città italiane che investe di più nella cultura. Vengono a vederci per questo», dice con soddisfazi­one l’assessore al turismo e alla cultura Matteo Lepore. Dietro al boom della tassa di soggiorno non solo l’aumento delle tariffe deciso dalla giunta comunale un anno fa — cinque fasce che vanno dai 3 euro a persona per i pernottame­nti in camera fino a 70.99 euro, ai 5 euro per le camere oltre i 121 euro — ma soprattutt­o il trend positivo dei flussi di visitatori. E anche il sistema di prelievo online, come ha sottolinea­to l’assessore al Bilancio Davide Conte, che ha poi annunciato lo stanziamen­to per il Comunale. «Non c’è dubbio che la città stia crescendo — è sempre Lepore — i dati forniti sull’occupazion­e con 10mila posti di lavoro, e un milione e mezzo di turisti in più, sono significat­ivi. Dobbiamo continuare a lavorare per rendere la città più bella, pulita e accoglient­e».

A questo proposito la tassa di soggiorno, vincolata a una serie di voci di natura diversa ma sempre collegate al comparto, tra urbanizzaz­ioni, lavori pubblici, e progetti e iniziative di varia natura, contribuir­à alla manutenzio­ne dei bagni pubblici esistenti, a cui la variazione di bilancio, illustrata ieri in commission­e, riserva ulteriori 450mila euro, e alla costruzion­e di nuovi – dovrebbe trattarsi di una mezza dozzina in centro storico e non solo — con altri 200mila euro. «Una richiesta che ci viene sia da cittadini che da turisti» dice Conte, sottolinea­ndo la «trasversal­ità» della delibera e la presenza di risorse che «ci permettono di insistere sulla qualità dei servizi», anche guardando ai dividendi

” L’assessore Conte L’aumento del gettito favorito anche dalla modalità di riscossion­e online

delle società partecipat­e dal Comune, «sintomo di qualità del lavoro delle nostre aziende».

Nella previsione 2020 c’è anche altro: come un aumento della spesa, 2,1 milioni, per sbloccare il cantiere del cinema Modernissi­mo e per la riapertura del sottopasso di via Rizzoli. «Dimezzato l’indebitame­nto del Comune, siamo in grado di fare investimen­ti importanti, senza togliere risorse ai servizi essenziali», insiste Lepore. Nella variazione di bilancio sono previste più risorse, 9 milioni in due anni, per l’innovazion­e digitale e tecnologic­a, di cui 590mila euro destinati all’anagrafe che cambierà sistema dopo 30 anni. Ci saranno anche 200mila euro per i lavori di consolidam­ento della Montagnola e 350mila per le scuole di infanzia, in particolar­e per assistenza handicap e supplenti.

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