Fuori dall’ospedale, Sinisa vuole la Juve
Oggi un suo videomessaggio al match delle vecchie glorie. Poi un periodo in famiglia prima di preparare la sfida ai bianconeri
Anche la seconda fase della battaglia di Mihajlovic contro la leucemia è alle spalle. Nella tarda mattinata di ieri il tecnico rossoblù è stato dimesso dal reparto di Ematologia del Sant’Orsola al termine del periodo di recupero dal secondo ciclo di chemioterapia. I miglioramenti delle ultime settimane durante le quali il suo fisico ha ripreso parte dei chili persi sono andati di pari passo con la risalita stabile dei valori ematici e quindi, dopo la panchina contro la Lazio, sono arrivate le dimissioni. Accompagnato dalla moglie Arianna, il tecnico serbo è tornato a Roma per trascorrere qualche giorno in famiglia. La primogenita Viktorija che aveva scritto un messaggio pieno di affetto su Instagram («Mio padre non m’ha mai detto come vivere, ha vissuto e mi ha fatto osservare come lo faceva. E anche se tu non fossi il mio, se anche fossi per me un estraneo, per te stesso egualmente t’amerei»), lo ha aspettato a casa cucinando una torta di bentornato. Quando lo scorso 9 settembre era rientrato in ospedale per la seconda fase delle cure, l’allenatore rossoblù aveva fissato come obiettivo la gara contro la Juve sperando di poter sfruttare la sosta del campionato per recuperare le forze e presentarsi a Torino al fianco dei suoi ragazzi. Il fisico ha iniziato a dare segnali di ripresa prima del previsto permettendogli di non mancare neanche alla sfida contro la Lazio e alla celebrazione dei 110 anni del Bologna. Mihajlovic avrebbe desiderato dare il suo contributo anche alla festa di stasera e probabilmente riuscirà ad essere presente con un videomessaggio dedicato al pubblico del Dall’Ara. Il suo pensiero però vola già ai futuri obiettivi ed è proiettato alla prossima settimana quando, se le condizioni fisiche lo consentiranno, tornerà a Bologna per dirigere a Casteldebole un paio di allenamenti ed essere poi regolarmente presente in panchina allo Stadium sabato sera. Sfidare a testa alta i campioni in carica per provare a fare un’impresa è il sogno sportivo di Mihajlovic che domenica ha accolto con gioia la prestazione della sua squadra rivedendo quella determinazione smarrita per strada nelle ultime settimane. Anche dalla sua stanza Sinisa non ha mai smesso neanche per un istante di essere l’allenatore di questo gruppo, di pretendere miglioramenti e anche di programmare il futuro con i dirigenti iniziando persino a valutare le prossime operazioni di mercato. La sua battaglia contro la leucemia non è terminata e nelle prossime settimane ci sarà un nuovo periodo di ricovero, ma l’obiettivo non cambia: sconfiggere la malattia e riprendersi la sua vita.