Corriere di Bologna

Ingorgo asse attrezzato, l’appello di Bosso: «Evitate quella strada»

L’appello del sindaco di Casalecchi­o in vista della nuova fase di lavori sullo stradone

- Amaduzzi

Allarme rosso per nuovi disagi dovuti al cantiere in corso sull’asse attrezzato. Da ieri è stata chiusa una corsia dello stradone tra Casalecchi­o e Bologna per l’avvio della seconda fase dei lavori che servono alla messa in sicurezza del ponte sul Reno. Dalla prossima settimana la chiusura riguarderà due delle tre corsie in direzione del capoluogo. «Evitate quella strada», è l’appello del sindaco di Casalecchi­o Massimo Bosso.

Allarme rosso per nuovi disagi dovuti al cantiere in corso sull’asse attrezzato. Da ieri è stata chiusa una corsia dello stradone tra Casalecchi­o e Bologna per l’avvio della seconda fase dei lavori che servono alla messa in sicurezza del ponte sul Reno. Dalla prossima settimana la chiusura riguarderà due delle tre corsie in direzione del capoluogo, come è già successo nelle settimane scorse sulla carreggiat­a nell’altro senso di marcia. «Evitate quella strada»,è l’appello del sindaco Massimo Bosso, che si consola solo all’idea della sospension­e del cantiere nel periodo natalizio, tra la fine novembre e il 6 gennaio.

«Da Bologna a Casalecchi­o il peggio è passato — ha assicurato ieri Bosso ai microfoni di Punto Radio — in direzione opposta invece il peggio arriverà la prossima settimana, tra il 15 e il 30 ottobre, quando chiuderann­o due corsie». Dunque, avverte Bosso, «se è possibile evitare di passare dall’asse attrezzato è meglio». Il Comune sta segnalando deviazioni e itinerari alternativ­i, ad esempio passando dalla Porrettana o da Casteldebo­le. «Come misura di emergenza saranno chiuse alcune strade», aggiunge il sindaco. Ad esempio in uscita dall’autostrada si potrà andare solo in tangenzial­e, mentre in via Brigata Bolero, dove c’è il cimitero, sarà impedito l’accesso all’asse attrezzato in direzione Bologna, proprio per evitare che le auto si infilino nell’imbuto a una corsia. A Bosso proprio non va giù però la modalità con cui il Comune di Bologna ha gestito il cantiere. «Io non ho mai capito chi segue la cosa come assessore a Bologna — lamenta il sindaco —, alla fine ho dovuto parlato col capo di gabinetto di Merola».

Bosso aveva già criticato duramente Palazzo d’Accursio all’avvio del cantiere, i primi giorni di settembre. Per essere stato avvertito all’ultimo dell’avvio dei lavori. «Diciamo che il cantiere è stato affrontato molto sul piano tecnico e poco sul coordiname­nto con gli altri Comuni — bacchetta Bosso — abbiamo fatto un incontro nelle settimane scorse, solo coi tecnici, e abbiamo concordato alcune misure: cartelli per segnalare le deviazioni, un supporto della polizia municipale di Bologna, lavori per 12 ore al giorno per abbreviare i tempi e uno stacco durante il periodo natalizio, perché c’è più afflusso per i centri commercial­i». Quel cantiere, ci tiene comunque a ricordare il sindaco, serve «perché ci sono rischi per il ponte, ma si sta operando perché il cantiere si velocizzi». Anzi, aggiunge Bosso, «se mi segnalate che non lavorano, mi fate un piacere». «Se impariamo che le cose non vengono fatte nel modo giusto, ci attiviamo». Il consiglio rimane lo stesso: «Evitate il più possibile di fare quella strada».

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Sporca Piazza VIII Agosto dopo il mercato della Piazzola
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