Faggin, il «Jobs italiano» e Ongaro, il medico che curò gli astronauti
L’intensa giornata libraria bolognese presenta oggi due figure che hanno riversato nelle loro pubblicazioni il lavoro di anni. Filippo Ongaro, ex medico degli astronauti dell’Agenzia spaziale europea ed esperto in medicina anti-aging, presenterà alle ore 18 da Mondadori Bookstore, in via D’Azeglio 34, il suo ultimo Il metodo Ongaro (Sperling & Kupfer). Con suggerimenti divisi in otto settimane per un’alimentazione corretta, tra pillole di nutraceutica e consigli di abitudini virtuose. Federico Faggin (in foto), fisico e imprenditore nato a Vicenza nel 1941 ma residente negli Stati Uniti da mezzo secolo, è considerato l’inventore del microprocessore, del touchpad e del touch screen. Definito lo «Steve Jobs italiano» sarà alle ore 21 al teatro Duse di via Cartoleria 42, ospite dell’associazione Incontri Esistenziali, per presentare la sua autobiografia Silicio (Mondadori). Con le sue scoperte ha prodotto oggetti ormai di uso quotidiano. Nel 2011 Faggin ha creato una fondazione dedicata allo studio scientifico della coscienza, con cui sostiene programmi di ricerca in università e istituti statunitensi. L’autobiografia racconta le sue molte vite, dall’infanzia ai primi lavori. Per arrivare alla controversia con Intel per l’attribuzione della paternità del microprocessore e al suo appassionato impegno nello studio scientifico della consapevolezza. (p. d. d.)