Corriere di Bologna

Due milioni per i progetti di quartiere

Via libera alla terza edizione del Bilancio partecipat­ivo, il Comune raddoppia i fondi

- Amaduzzi

Idee, proposte, buone azioni per abbellire, riqualific­are, rendere più efficiente una parte del proprio quartiere. Torna il Bilancio parte- cipativo del Comune, terza edizione di questo esempio di partecipaz­ione dal basso e di democrazia diretta che ha coinvolto dal 2017 30 mila cittadini, oltre 2mila under 24. Parte un po’ in ritardo rispetto al passato, per consentire ai progetti del 2017 di essere realizzati, ma porta in dote il doppio del budget: 2 milioni.

Idee, proposte, buone azioni per abbellire, riqualific­are, rendere più efficiente una parte del proprio quartiere. Torna il Bilancio partecipat­ivo del Comune, terza edizione di questo esempio di partecipaz­ione dal basso e di democrazia diretta che ha coinvolto dal 2017 30 mila cittadini, oltre 2mila under 24.

Parte un po’ in ritardo rispetto al passato, per consentire ai progetti del 2017 di essere realizzati, ma al contempo porta in dote il doppio del budget. «Ci saranno 2 milioni a disposizio­ne — spiega l’assessore all’Immaginazi­one civica Matteo Lepore —, un milione per riqualific­are giardini, spazi pubblici, arredi e attrezzatu­re in sei zone specifiche dei quartieri e un milione per azioni da mettere in campo in tempi più rapidi su ambiente e servizi ai cittadini, ad esempio portare la spesa o i libri agli anziani».

Si voterà a febbraio-marzo. Lo slittament­o del voto era stato annunciato in aprile. «Vogliamo dare più tempo alla progettazi­one nei laboratori ma anche all’amministra­zione per far partire i progetti del 2017», aveva detto Lepore. In effetti il progetto del 2017 più avanti con i lavori è il centro di aggregazio­ne giovanile nell’ex spogliatoi­o delle scuole Giordani in via Sante Vincenzi, che sarà pronto a novembre. Gli altri saranno completati nel 2020. Quindi più tempo ai tecnici del Comune che devono realizzare le opere, ma budget raddoppiat­o. «Si tratta di circa 300 mila euro a quartiere, con più possibilit­à per le proposte dei cittadini e tempi più brevi di realizzazi­one», dice Lepore.

Partiamo dalla parte tradiziona­le del Bilancio, quello che è stato apprezzato e votato da quasi 15 mila cittadini nel 2017 e da oltre 16 mila nel 2018. I progetti di riqualific­azione che dovranno essere presentati dai cittadini riguardano sei zone. Al Navile la zona via Ferrarese, Caserme Rosse, Dozza, Mulino del Gomito, Savena abbandonat­o. Al Borgo-Reno l’area Battindarn­o, Villaggio della Barca, Canale del Reno. Al San DonatoSan Vitale le vie Mengoli, Scandellar­a, Larga. Al Savena il Fossolo e le Due Madonne. Al Porto-Saragozza le zone Marconi 1 e Marconi 2. Al Santo Stefano si va in collina: Paderno, zona colli e Parco Cavaioni. Saranno premiati per importi massimi di 150 mila euro, sei progetti, uno per quartiere, i più votati.

Allo stesso tempo cittadini e associazio­ni possono presentare idee per azioni più immediate nelle aree sport, ambiente, economia, sociale. Le tre azioni più votate per

La novità Dei 2 milioni stanziati dal Comune uno andrà a servizi immediati, ad esempio per gli anziani

 Lepore In futuro potremmo proporre al Consiglio comunale di poter far decidere ai cittadini come spendere una parte della spesa corrente del nostro bilancio

ogni quartiere saranno finanziate rispettiva­mente con 7555-28 mila euro. «Questi progetti sono realizzabi­li subito — spiega ancora l’assessore —, non bisognerà attendere l’intera procedura. È una prima sperimenta­zione, se funziona proporremo al Consiglio comunale di poter far decidere ai cittadini come spendere una parte della spesa corrente del nostro bilancio, per renderli ancora più protagonis­ti». Dal 15 ottobre al 5 novembre si terranno incontri e laboratori nei quartieri. Le proposte vanno spedite anche via web entro il 15 novembre. «Andremo in scuole, centri sociali, in una parrocchia — annuncia Michele D’Alena della Fondazione per l’innovazion­e urbana —. Noi mettiamo le risorse e i cittadini mettono le idee». Dopo questa fase di emersione delle proposte, quelle realizzabi­li

saranno oggetto di successivi incontri di co-progettazi­one fra i cittadini e i tecnici del Comune che le approfondi­ranno insieme. Poi si va al voto.

Sono 12 i progetti vincenti nelle due precedenti edizioni. Tra i sei del 2017 «Il sogno delle ciclabili del parco città campagna» del Borgo-Reno è in via di ultimazion­e così come l’Atelier dei saperi del San-Donato-San Vitale. Per gli altri sono in corso le procedure di affidament­o dei lavori e saranno realizzati nella primavera 2020. Per i sei progetti vincitori del 2018 si sta cercando il progettist­a: saranno pronti nel 2021.

«Siamo l’unico Comune d’Italia ad aver portato 30 mila cittadini al voto — commenta Lepore —, questo è uno strumento con cui intercetti­amo bisogni nuovi e diamo vita a relazioni nuove. E sono persone che non frequentan­o i consigli di quartiere e le riunioni di partito. Si parla di modificare la legge per far votare i sedicenni, ecco qui a Bologna votano già, possono decidere il futuro della città». E non sono pochi quelli coinvolti nelle precedenti edizione. «Hanno votato più di 2.000 under 24 anni — conclude D’Alena — e più di 500 avevano 16-17 anni».

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Le spillette Le due precedenti edizioni del Bilancio partecipat­ivo hanno coinvolto oltre 30 mila cittadini che hanno votato il progetto migliore per il proprio quartiere. Si tratta di uno strumento di democrazia diretta che coinvolge i cittadini in una prima fase attraverso incontri e laboratori, poi con la presentazi­one dei progetti fino al voto

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