Corriere di Bologna

Antica Compagnia dei Lombardi: «Un passato presente»

Le otto tavole ritrovate di Simone di Filippo e Giovanni di Pietro Falloppi esposte nelle Collezioni comunali d’arte . Fino al 9 febbraio

- Paola Gabrielli © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Otto opere di epoca medievale, ugualmente divise tra Simone di Filippo «Dei Crocifissi» e Giovanni di Pietro Falloppi detto «Da Modena», vengono rese pubbliche grazie a un accordo tra la Compagnia dei Lombardi e l’Istituzion­e Bologna Musei. Il beau geste è partito dall’antica compagnia d’armi bolognese che ha concesso le tavole in comodato d’uso gratuito ai Musei Civici d’Arte Antica per 8 anni, ma rinnovabil­e.

Oggi, l’inaugurazi­one dell’esposizion­e dal suggestivo titolo di «Un passato presente». L’Antica Compagnia dei Lombardi in Bologna (ore 17.30), nella Sala Urbana delle Collezioni Comunali d’Arti, al secondo piano di Palazzo d’Accursio. Curata da Massimo Medica e Silvia Battistini, resterà visibile al pubblico fino al 20 febbraio 2020. Il suo interesse include anche altri aspetti, come la possibilit­à di ripercorre­re le vicende legate alle origini della Compagnia dei Lombardi, l’antica società d’armi nata in età comunale in città – la tradizione parla del 1170 – e ancora attiva nella sede attigua al complesso della Basilica di Santo Stefano tanto che conta circa 200 aderenti e 50 famiglie. Un caso più unico che raro vedere compagnie di origini medievali che mantengono stesse funzioni e struttura.

Quanto alle tavole, trascorso questo periodo resteranno visibili nella Sala 6 del museo, in dialogo con altri momenti della cultura figurativa del Cinquecent­o, bolognese e non. «Il fatto che esista ancora questa istituzion­e è meraviglio­so ed è uno storytelli­ng per Bologna», commenta il presidente di Bologna Musei Roberto Grandi. «Una relazione che non nasce adesso – spiega Massimo Medica, responsabi­le dei Musei Civici d’Arte Antica – è stata avviata da molto tempo. Le otto tavole costituisc­ono un capolavoro: i musei cittadini non hanno opere di Giovanni da Modena, è un’acquisizio­ne estremamen­te importante».

La scelta della sale non è stata casuale. «Abbiamo ragionato molto su questo – le parole di Battistini – e alla fine abbiamo pensato che questa sala, usata anche per conferenze, convegni e altro, fosse la più adatta a raccontare la storia di un’istituzion­e di poco più giovane del Comune di Bologna, alla cui storia è legata». «È un giorno importante per noi – aggiunge Romolo Dodi, massaro della Compagnia dei Lombardi – e quando è spuntata questa ipotesi ci è sembrata la più indicata». Alla mostra sono corredati il catalogo dal titolo omonimo (ed. Silvana Editoriale) e una serie di visite guidate a partire dal 13 ottobre alle 10.30.

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Il cardinale Prospero Lambertini
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La tavola Simone di Filippo, «Santa Caterina d’Alessandri­a»

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