Voli, la protesta atterra in Comune Merola: «Ne parlerò con il ministro»
Protestano in Comune i residenti del Navile afflitti dal rumore degli aerei del Marconi. E il sindaco Merola, che ieri ha incontrato una delegazione, promette che parlerà della questione martedì prossimo al ministro dei trasporti Paola De Micheli.
Martedì il sindaco Virginio Merola incontrerà a Roma il ministro dei Trasporti, Paola De Micheli, per fare il punto sulle infrastrutture bolognesi e capirne i tempi di realizzazione: il Passante di mezzo e il suo futuro, il People mover ancora in bilico, ma coglierà l’occasione per affrontare il nodo dell’inquinamento acustico dell’aeroporto Marconi.
Il primo cittadino porterà all’attenzione del ministro le considerazioni condivise ieri con una delegazione di adulti e bambini che hanno partecipato alla manifestazione antirumore organizzata dal Comitato per la compatibilità città-aeroporto: 200 persone circa, che hanno riempito il cortile di Palazzo d’Accursio con la presenza politica di Pd e M5S (con tanto di bandiere), Coalizione Civica ed Europa Verde. «Non si tratta di un problema che riguarda solo chi abita nel quartiere Navile — commenta Merola — ma tutta la città. Ho ritirato le lettere che mi hanno consegnato i cittadini e porrò la questione alla De Micheli».
I punti sui quali si lavorerà sono tre. Il primo è l’obiettivo di spostare in modo rilevante il traffico aereo sull’area industriale Bargellino, liberando così i cieli delle zone più densamente abitate come Pescarola, Noce, Bertalia e Corticella, dove si trovano anche molti luoghi sensibili come scuole e case di cura. Il secondo è l’introduzione di fasce orarie
protette oltre al divieto notturno dei sorvoli sulla città: l’ipotesi va dalle 6 alle 8 di mattina e dalle 19 alle 23, che diventerebbero orari off limits per i voli più rumorosi sul Navile. E infine un convegno insieme all’Alma Mater per studiare le migliori pratiche europee da replicare sotto le Due Torri e per modificare le norme che in Europa regolano la soglia del rumore, ritenute ormai «inefficaci e da cambiare». Merola ha ribadito quanto già annunciato dal vicepresidente della Regione Raffaele Donini, con l’impegno di Enac e Enav a proporre uno studio aeronautico sulla situazione e arrivare il prima possibile a delle alternative.
Il sindaco ha però toccato anche il tema sensibile dell’espansione dello scalo, rispondendo così anche a quanto chiesto dal presidente di Confindustria Emilia, Valter Caiumi, che auspica una crescita fino a 20 milioni di passeggeri per l’aeroporto. La posizione del primo cittadino è questa: sì al masterplan che punta ai 12 milioni di utenti, ma no a nuovi aeroporti o a una crescita senza limiti. Confermata invece l’intenzione di guardarsi attorno, dall’asse a tre con Firenze e Pisa, agli altri scali regionali (in prima linea Forlì), per avere un sistema integrato. «Sono piuttosto convinto che ci dobbiamo muovere in un’ottica di aggregazione e integrazione degli scali», sottolinea ancora una volta il sindaco.
L’esito dell’incontro ha soddisfatto il Comitato, che però resta in allerta alla luce delle promesse non mantenute negli anni passati, anche perché c’è chi pone già il tema del People mover, che nei test per l’omologazione dell’opera sta già presentando problemi di rumorosità. Le bandiere e i simboli di partito non sono invece piaciuti al centrodestra e a Marco Lisei (Fratelli d’Italia), che le ha ritenute «inopportune e solo una presenza elettorale, visto che il Pd ha creato il problema e ora lo contesta».