Corriere di Bologna

Magnifico: «Curioso di ammirare Teodosic Con la V partite epiche e bellissimi ricordi»

- Luca Aquino © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

«Partite epiche, fino al 1994 per una quindicina d’anni le sfide con la Virtus o Milano erano le più attese qui a Pesaro. Anni belli, a cominciare dal canestro di Zampolini nella semifinale 1981-82 che ci proiettò per la prima volta in finale scudetto, per finire con lo scontro McCloud-Coldebella negli spogliatoi durante la finale del 1994. In questi due episodi sono racchiusi 14 anni di sfide che non vedevi l’ora di affrontare per poterti misurare con grandi campioni».

L’avversario più difficile da affrontare? mattire con Milano, ma che è diventato un grande amico quando abbiamo giocato insieme a Roma. Oppure lo stesso Meneghin, o i ragazzi con cui ho condiviso anche l’anno alla Virtus come Carera e Abbio. Abbiamo condiviso una parte della nostra vita sui campi e dopo tanti anni fa sempre piacere rivederci».

Lei è stato un simbolo di Pesaro, ma ha giocato anche un anno alla Virtus.

«Ho un bellissimo ricordo, vincemmo anche la Coppa Italia. Sono stato accolto benissimo, una parentesi di un anno vissuto con la mia famiglia in una positività estrema».

Erano sfide infuocate anche per i catini in cui si giocava: il PalaDozza e il famoso «Hangar» a Pesaro.

«Giocare nell’Hangar con

” Nel 1980 sbagliai due liberi e vinse la V Mi veniva da piangere, il palazzo mi applaudì

5mila persone che ti spingono e sono a un metro dal campo era un bel vantaggio e dava una carica assoluta. Conosco gente che è ancora disorienta­ta dall’impianto nel quale si gioca adesso. Erano abituati a essere praticamen­te in campo e non ci hanno ancora fatto l’abitudine. Io ci ho giocato da avversario con la Virtus e Roma, ma rispetto all’Hangar è tutta un’altra cosa».

C’è un episodio che la lega a questa sfida?

«Era il mio primo anno, nel 1980-81, e a una decina di secondi mi trovai a tirare due liberi sul -1: li sbagliai entrambi e vinse la Virtus. Tornando in panchina mi veniva da piangere, ma durò un secondo perché poi ci fu l’applauso di tutto il palasport a darmi una spinta emotiva fortissima. Ero al primo anno, avevo fallito i liberi della vittoria in una sfida così sentita, ma quell’applauso fu un’emozione fortissima».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy