Raffiche di kalashnikov dopo l’assalto al bancomat
Forlì, i banditi in fuga sparano contro i carabinieri: nessun ferito
Hanno sentito il boato e in pochi minuti sono arrivati sul luogo dell’esplosione. Un fitto fumo copriva ancora la filiale della Banca di credito cooperativo di piazza Trieste a Forlimpopoli (Forlì), presa di mira da una banda di specialisti in assalti ai bancomat, quando una raffica di proiettili è piovuta addosso a due carabinieri di Meldola impegnati fino a pochi minuti prima in un posto di blocco nella vicina via Matteotti.
Sei-sette colpi sparati da un kalashnikov, o comunque da un’arma automatica, uno dei quali ha colpito la gazzella dei carabinieri, una Renault Clio, fortunatamente senza ferirli. I due militari non hanno risposto al fuoco e si sono messi all’inseguimento dell’auto scura di grossa cilindrata sulla quale viaggiava la banda, formata con ogni probabilità da tre persone, forse quattro. Attimi di terrore che sono serviti ai criminali per prendere i cassetti con il denaro e riuscire a fuggire: sul valore delle banconote rubate fino al tardo pomeriggio di ieri erano ancora in corso accertamenti, ma si tratta con certezza di alcune decine di migliaia di euro. L’inseguimento a fortissima velocità è andato avanti per un chilometro ma poi l’auto dell’Arma non è riuscita a stare dietro a quella della banda, un’auto di grossa cilindrata come spesso avviene per queste bande specializzate, persa lungo la via Emilia in direzione di Forlì.
Un assalto che ha gettato nel terrore il centro della cittadina: gli altri colpi sparati sono finiti sulle vetrine di due negozi e su delle macchine parcheggiate. Una paura piovuta all’improvviso poco prima delle due di notte, quando la potente esplosione ha svegliato i residenti della zona e allertato i carabinieri, arrivati in pochi minuti sul posto. Una deflagrazione sentita anche a chilometri di distanza ma che non è bastata ai «bancomattari». Quando i carabinieri sono arrivati si sono subito trovati di fronte uno dei componenti della banda spuntare dalla nebbia di fitto fumo provocata dall’esplosione. I militari non hanno avuto il tempo di capire quello che stava succedendo: una raffica di colpi è arrivata nella loro direzione e per puro caso non li ha feriti. Uno ha colpito il parafango anteriore sinistro dell’auto di servizio. Visto l’orario nessun altro è stato ferito, ma il bilancio del colpo poteva essere ben più drammatico.
Adesso sono in corso le indagini per rintracciare il gruppo criminale: gli investigatori
La dinamica I militari sono arrivati dopo l’esplosione, poi gli spari: ma non hanno risposto al fuoco
possono lavorare sulle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza della banca e delle altre attività in zona. Si punta l’attenzione sulle bande specializzate in questo genere di colpi, che però sono spesso formate da «trasfertisti» che portano a segno una serie di rapine in pochi giorni: a insospettire c’è l’elevato numero di bancomat fatti saltare recentemente in Romagna, cinque colpi tra le Marche e le province di Cesena e Ravenna nelle ultime ore.
Anche per la filiale presa di mira non si tratta della prima volta: già nel febbraio 2017 un’altra esplosione, un’altra notte di paura.