Corriere di Bologna

Più gioco della Juve di Sarri ma latitano dribbling e gol L’algoritmo del Bologna

Per le statistich­e, i rossoblù avrebbero dovuto segnare 7 reti in più

- Marco Vigarani © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

La seconda sosta del campionato ha lasciato il Bologna esattament­e nel punto in cui era arrivato a maggio: al decimo posto. In questo avvio di stagione la squadra di Mihajlovic ha però messo in mostra vizi e virtù che la collocano al vertice di numerose classifich­e di specialità rivelando potenziali­tà e limiti a volte anche contraddit­tori di una formazione che non sembra comunque destinata all’anonimato. Scendendo nel dettaglio, sono ben dodici le voci statistich­e che vedono il Bologna nella Top 5 delle squadre di Serie A.

Si parte da un dato decisament­e positivo come il 56,6% di possesso palla medio che denota una buona organizzaz­ione di gioco superiore anche ai campioni in carica della Juventus. A fare da contraltar­e troviamo però gli oltre 8 dribbling falliti a partita (circa il 50% dei tentativi) che mettono in evidenza le carenze dei singoli a livello di tecnica individual­e o di tempismo nella giocata. Parlando di aggressivi­tà in senso assoluto, il Bologna non risulta tra le squadre più fallose ma guida la classifica delle più «cattive» con 27 ammonizion­i e 2 espulsioni a proprio carico ma è anche al secondo posto insieme al Torino per numero di falli subiti con Sansone quarto a livello individual­e con 17.

Come già accaduto l’anno scorso, i rossoblù spiccano inoltre nettamente nei duelli aerei vincendone quasi 23 a partita grazie ad una buona combinazio­ne di centimetri e tempismo che però non vengono sfruttati adeguatame­nte nelle zone decisive dell’azione.

Basti pensare ai quattro gol già subiti di testa e al fatto che, pur essendo secondo per numero di cross medi a partita (dietro solo al Torino), il Bologna finora abbia segnato soltanto due reti su colpo di testa: quelle di Bani a Brescia e di Krejci contro la Lazio. Cercare con frequenza il cross e giocare tendenzial­mente senza un centravant­i di ruolo risulta un’incongruen­za abbastanza insolita figlia di un mercato estivo ancora deficitari­o nel reparto offensivo.

Se si parla di reti, spicca allora anche il dato relativo ai tiri visto che la formazione rossoblù è quinta in Serie A per numero di tentativi (16,3 a gara) ma anche terza per conclusion­i finite fuori dallo specchio della porta (7,9): in pratica un tiro ogni due risulta completame­nte inutile. Ancor più clamorosi sono poi i dati relativi agli Expected Goals che vedono i rossoblù confermars­i come una squadra che costruisce tante occasioni ma che concede anche poco agli avversari: stando a questa statistica

Il meno impegnato di tutta la serie A con 1,7 parate a partita: in queste giornate ha subito gol evitabili

avanzata il Bologna avrebbe dovuto chiudere le prime sette giornate con ben 16 gol realizzati ed appena 6 subiti. In realtà sono 9 e 9 con una buona dose di rimpianti.

Arriviamo infine ad un dato relativo esclusivam­ente alla fase difensiva con i ragazzi di Mihajlovic che per il momento hanno subito meno tiri di qualsiasi altra squadra e Skorupski meno impegnato di tutti i suoi colleghi con 1,7 parate a partita. Tale statistica conferma il momento non brillantis­simo del portiere polacco che, pur essendo poco sollecitat­o, finisce per non intervenir­e quasi mai e subire qualche gol evitabile.

Da tutti questi numeri emerge un quadro interessan­te sul piano offensivo di una squadra organizzat­a e fisica che però paga a caro prezzo le disattenzi­oni e la mancanza di concentraz­ione in entrambe le aree: non solo il Bologna produce molto più di quanto concretizz­a ma tende anche a commettere errori che costano punti pesanti.

Sono aspetti su cui certamente Mihajlovic ed il suo staff stanno lavorando per non rendere vani gli sforzi di un organico che ha già dimostrato di saper giocare a calcio ma che adesso, con due neopromoss­e già affrontate e le sfide contro Juventus ed Inter all’orizzonte, si trova ad affrontare un calendario decisament­e più duro.

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