Corriere di Bologna

Cocktail in «rosa» La gara delle barladies

Oggi e domani «Lady Amarena 2019» al Comunale

- Paola Gabrielli © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

L’universo mixology è donna. Almeno oggi e domani al Teatro Comunale di Bologna che accoglierà la quinta edizione di «Lady Amarena», l’unico concorso internazio­nale dedicato alla figura della barlady, inserito nell’ambito della Bologna Cocktail Week. In 4mila hanno risposto alla chiamata di questo concorso realizzato da Fabbri 1909 per il centenario e che punta i riflettori sulla migliore esponente della mixology nel mondo. E parliamo davvero di mondo: tra le creative della miscelazio­ne che si fregerà del titolo di «Lady Amarena», davanti al giudizio di 14 giurate, presentate da Bruno Vanzan – unico uomo, ma al campione mondiale di flair (fiuto, in inglese) si può dire di no? – sono arrivate in finale da Ucraina, Cina, Singapore, Corea e persino da Nigeria ed Emirati Arabi. Donne, spesso, con storie non sempre facili. Anzi. Bubbles ad esempio, la barlady nigeriana in concorso (in foto), è stata discrimina­ta dalla famiglia proprio perché ha scelto questa profession­e, e porterà sotto le Due Torri un cocktail nero dedicato al suo continente.

Oggi la competizio­ne è riservata alle sole italiane con «Lady Amarena Italia» (dalle 14 alle 18). La vincitrice andrà a sfidare di diritto domani il resto del mondo (stessa ora). Lo show è a ingresso libero: anche se i cocktail sono destinati alla giuria, vedere i movimenti di queste acrobate della miscelazio­ne è un vero e proprio spettacolo. Una riflession­e a parte la meritano le giurate. Provengono da vari settori. Verrà la numero uno delle barladies, Jassie Smyth, che per l’occasione lascia l’esclusivo bancone del Genever di Los Angeles non solo per far parte di questa giuria, ma per appoggiare un movimento, quello femminile, in continua ascesa nel settore.

Per il nostro Paese Cinzia Ferro, prima «Lady Amarena nel 2015» e ormai una leggenda dell’Estremadur­a Caffè di Verbania, presiede la finale italiana, mentre Lucia Montanelli, campioness­a mondiale dei barman 2016 e head bartender del The Bar at The Dorchester di Londra, sarà nella giuria internazio­nale. Molte, ancora, le figure di massimo prestigio tra le giurate. Ritroviamo le «Ladies Amarena» delle scorse edizioni, come la greca Fenia Athanasiad­i e la cipriota Andriani Vladimirou, e Ilaria Bello, finalista lo scorso anno. Ben rappresent­ata anche l’imprendito­ria. Basti citare i nomi di Silvia Belluzzi, Ceo del Fourghetti che ha creato con Bruno Barbieri. Presente anche la critica. E poteva mancare l’influencer? È «laragazzac­hebeve», alias Valentina Croci. A loro l’arduo compito di decretare la Signora della miscelazio­ne tre 21 preparatis­sime sfidanti.

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