Corriere di Bologna

«Ora più soldi e poteri ai sindaci»

L’Anci regionale torna alla carica sulle indennità di chi amministra i piccoli Comuni

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L’Anci torna alla carica per ottenere più poteri e soldi pr i sindaci, specie quelli dei piccoli Comuni, costretti a stipendi miseri. Un pacchetto di proposte è stato votato e sarà sottoposto al governo. Intanto il deputato del Pd Soverini rilancia la legge ferma in Parlamento e chiede che per aumentare gli stipendi dei sindaci si usino le risorse derivanti dal taglio dei parlamenta­ri.

Sempre più protagonis­ti del dibattito politico, ora più di prima in vista delle elezioni Regionali dove entrambi gli schieramen­ti sono alla disperata ricerca di un loro sostegno, i sindaci decidono di cogliere questa rinnovata attenzione per rilanciare le loro richieste al governo gialloross­o chiamato a dare un’accelerata alle varie iniziative che li riguardano, a partire dall’aumento delle indennità di chi amministra i Comuni più piccoli. L’Anci dell’Emilia-Romagna ne ha discusso nell’ultima assemblea dove è stato votato un pacchetto di proposte al governo che partono proprio da qui, dal tentativo di alzare gli stipendi per chi ora arriva a guadagnare dai 1.291 euro ai 1.446,08 euro lordi al mese. «Si tratta di riconoscer­e uno stipendio minimo e dignitoso, perché a queste condizioni non è possibile nemmeno sottoscriv­ere un’assicurazi­one», sottolinea il sindaco di Rimini e presidente regionale dell’Anci Andrea Gnassi.

Nel pacchetto votato dall’assemblea dell’Emilia-Romagna, che verrà riproposto durante la prossima assemblea dell’Anci nazionale che si terrà ad Arezzo, c’è anche la richiesta di prendere in consideraz­ione, oltre all’autonomia regionale rispetto alla quale viale Aldo Moro è in prima fila con Lombardia e Veneto, anche quella dei Comuni. «Chiediamo autonomia fiscale, organizzat­iva e riguardo agli investimen­ti. Siamo disposti a dare il nostro contributo allo Stato ma dobbiamo decidere noi come e cosa chiedere ai cittadini», rivendica Gnassi.

Restando alle indennità, il tema è tornato d’attualità con il taglio dei parlamenta­ri che ha convinto alcuni deputati di “Cambiamo!”, la formazione politica del governator­e della Liguria Giovanni Toti, a presentare un emendament­o alla legge di Stabilità per chiedere che queste cifre vengano raddoppiat­e in quanto i sindaci sono «sentinelle del territorio».

Chi se ne occupa da molto tempo è il deputato del Pd Serse Soverini, autore di un disegno di legge, chiuso da quasi un anno in un cassetto, per incrementa­re proprio le indennità dei sindaci dei Comuni più piccoli. Con il taglio dei parlamenta­ri, Soverini prova ora a tornare alla carica, nel tentativo che il nuovo governo gialloross­o possa dimostrare maggiore sensibilit­à rispetto al precedente nei confronti di un provvedime­nto che non esita a definire «un decreto dignità per i sindaci, costretti in alcune situazioni a prestare servizio svolgendo attività simile al volontaria­to, nonostante l’impegno gravoso e le responsabi­lità che devono affrontare».

Come tutto il gruppo Pd alla Camera, il deputato eletto nel collegio di Imola ha votato a favore del taglio dei parlamenta­ri, «ma come tanti l’ho fatto in prospettiv­a di un riassetto istituzion­ale più generale»; e in questo quadroLa’nexcphleoi­t il ruolo dei sindaci deve essere rivisto e in alcuni casi valorizzat­o maggiormen­te. «Il passo successivo può essere dare le giuste risorse ai sindaci, anche in termini di stipendi. Alzando l’asticella, permettend­o di fare un buon lavoro, anche il cittadino può chiedere e ricevere di più in servizi», conclude Soverini.

Il progetto di legge parte da questa situazione: oggi chi amministra un Comune fino a mille abitanti percepisce un’invidnteon. nità lorda di 1.291 euro, che diventano 1.446,08 euro tremila abitanti. Per tuttcihqi eri-volgeila«uCnorriere sti amministra­tori, il testo chiede di alzare l’indepniùno­itmàeno (12 mensilità) a 1.500 euro netti. Poi dai 3 mila abitarnott­ui su, rimane quanto presivnids­atco? dalla legge (si arriva a un massimo di circa 8 mila euro lordi). Sul tema è intervenut­o anche il sindaco di BudrioCMRa­uO- rizio Mazzanti, dopo che a Ferrara la giunta del leghista Alan Fabbri ha deciso di alzarsi del 10% le indennità ta gliateersa per la stessa entità dall’ammi-degli nistrazion­e precedente, rivol-degli gendo un mini sondaggio ailunga suoi contatti FacebookBc­ashsaieni-e dendo (e ricevendo opmpuonsdi­t,iex pareri) quale sia davvdeermo­ocirlistia­no giusto stipendio per sindPda, cDiareio assessori.

Il deputato Pd Soverini

Serve un decreto dignità per i sindaci costretti a fare volontaria­to a fronte di grandi responsabi­lità

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