Cento alberi contro lo smog Merola: anche in piazza Rossini
Il sindaco: cinquanta anche in centro, ma serve l’ok della Soprintendenza
Ci sono 107 nuovi alberi in arrivo nei parchi della città, e altri 50 si aggiungeranno presto in centro storico. Merola pensa anche a piazza Rossini.
Ci sono 107 nuovi alberi in arrivo nei parchi della città, ma altri si aggiungeranno presto anche nel centro storico. «Stiamo aspettando una risposta dalla Soprintendenza per piantarne almeno cinquanta dove non ci sono mai stati. È una cosa utile anche per mitigare gli effetti dei colpi di calore e per la bellezza del nostro centro: appena avremo risposte dalla Soprintendenza individueremo i luoghi. La cosa potrebbe essere interessante, ad esempio, per piazza Rossini», dice il sindaco di Bologna Virginio Merola, illustrando i dati del bilancio arboreo di Palazzo d’Accursio e gli interventi in programma.
Attualmente sono censiti sul territorio cittadino 84.050 alberi (79 mila nel 2016), a cui se ne devono aggiungere almeno altri 40 mila fra colli, foreste e lungofiume. Da martedì 15 ottobre, con la messa a dimora dei primi sette alberi al giardino Yitzhak Rabin al Navile, si è avviata la piantumazione che interesserà altri sei polmoni verdi della città: il parco Nicholas Green e il parco Gioco del Mondo, il giardino Severo Pozzati, la Lunetta Gamberini, il pioppeto Mattei e l’area del Comune tra via dell’Industria e via Alberoni. La collocazione delle piante sarà a cura della cooperativa Avola.
Questo primo intervento, chiarisce ancora l’amministrazione, si inserisce nell’ambito di una strategia più generale legata all’implementazione della fitomassa urbana. Entro il 2020 «l’obiettivo è aumentare il numero di alberi afferenti al patrimonio pubblico di circa altre mille unità», assicura il sindaco Merola, ricordando inoltre che la scelta delle nuove piante, sia autoctone che esotiche, si è concentrata verso le famiglie più utili in termini di lotta ai cambiamenti climatici e all’inquinamento ambientale. «Ma anche per incrementare la biodiversità», sottolinea Roberto Diolaiti, direttore del settore Ambiente e verde di Palazzo D’Accursio. Quelle scelte, dal pero cinese alla zelkova, prosegue Diolaiti, «sono specie che hanno una maggiore efficacia nella cattura di anidride carbonica e di polveri sottili, una bassa emissione di sostanze volatili e sono meno allergeniche di altre». Ogni albero, spiega ancora il dirigente comunale, ha un costo di 200-300 euro solo per fornitura e messa a dimora, ma considerando anche l’irrigazione necessaria la spesa varia da 700 e 1.000 euro per ogni esemplare.
Ad aiutare economicamente gli enti locali in iniziative simili, ovviamente, ci pensa però anche Roma, dove nei giorni scorsi è stato approvato definitivamente il decreto legge
Sponda da Roma Il Comune punta sui fondi del decreto legge sul clima: «Ma servono procedure semplici»
sul clima. «Mi sono confrontato con il ministro Costa proprio per chiedere di semplificare le procedure per accedere ai finanziamenti (previsti circa 30 milioni per i prossimi due anni, ndr) e per estendere le detrazioni fiscali anche ai privati con alberi in orti e giardini», precisa il primo cittadino. Alla strategia verde del Comune di Bologna, infine, si affianca anche quella simile della Regione Emilia-Romagna, che fra il 2014 e il 2020 ha stanziato 750 mila euro per la piantumazione di circa 100 mila esemplari. Col progetto «Un albero per ogni neonato», fra il 1992 e il 2017, ne sono invece arrivati quasi 200 mila.