Comunicato sindacale
Cari lettori, da oggi e nei prossimi giorni troverete il nostro quotidiano in edicola, sui vostri tablet e online senza le firme dei suoi giornalisti. Ce ne scusiamo con voi, ma abbiamo deciso di avviare questa prima forma di protesta contro un’azienda che, dopo aver ridotto al minimo l’organico del Corriere di Bologna e decentrato a Padova parte della fattura del giornale, sta ora mettendo in discussione anche quel perimetro stringato di giornalisti presenti nella redazione di Bologna, negando la sostituzione di un’assenza per malattia di un collega che si protrarrà per oltre un mese. Una scelta ancora più grave se si considera il fatto che, di recente, una sostituzione per malattia è stata invece concessa a un’altra delle redazioni guidate dal nostro direttore. Una discrezionalità che ci appare scorretta e rappresenta, nei fatti, una disparità di trattamento tra le redazioni di Rcs edizioni locali.
Confidiamo che l’azienda voglia venire incontro alle esigenze della redazione, visto che si tratta del semplice mantenimento di quel perimetro minimo di operatività che lei stessa ha fissato due anni fa, e mai condiviso dalle redazioni coinvolte.
L’assemblea dei giornalisti del Corriere di Bologna conferma lo stato di agitazione e lascia nella disponibilità del cdr di valutare un pacchetto nuove azioni e iniziative da intraprendere nelle prossime settimane.