Corriere di Bologna

Tanto coraggio ma la difesa è da inventare

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Il nuovo 4-3-1-2 di Sarri, adottato dopo l’infortunio di Douglas Costa, contro il 4-2-1-3 del Bologna: i rossoblù sono attesi da una serata decisament­e difficile, anche in virtù dei numerosi assenti, ma qualche arma per impensieri­re la corazzata bianconera Mihajlovic ce l’ha. La Juventus in casa ha sempre vinto, anche quando zoppicava, e portarle via punti è durissima, anche se gli unici lasciati per strada sono arrivati proprio dopo una sosta. Se si può ravvisare una falla nell’organizzaz­ione di Sarri, è la tenuta difensiva con 6 gol incassati nelle prime 7 giornate: la lunga assenza di Chiellini e la necessità di dover utilizzare due terzini decisament­e offensivi come Cuadrado e Alex Sandro sta obbligando Bonucci e De Ligt agli straordina­ri. Ecco allora che i movimenti lungo tutto il fronte offensivo di Palacio dovranno cercare di infastidir­e e allargare due centrali che non fanno esattament­e della velocità il loro punto di forza, ma ancora più importante sarà il lavoro degli attaccanti esterni e del trequartis­ta: Orsolini contro Alex Sandro — in entrambe le fasi di gioco, per non mettere nei guai Mbaye che già sarà sulle tracce di Cristiano Ronaldo — e Sansone contro Cuadrado saranno duelli-chiave. Ma forse conterà ancora di più il lavoro di Soriano su Pjanic: il bosniaco va schermato il più possibile e occupato in fase di non possesso – dove non eccelle e spesso deve spendere falli – per farlo stare basso e impedirgli di giostrare il gioco, come Svanberg ha fatto contro la Lazio con Leiva. Poi ci sarà da affrontare l’estro dei singoli (19 gol segnati a fronte di 11,55 xG creati, dato molto eloquente) o i meccanismi di una squadra che sul campo dell’Inter ha segnato dopo 24 passaggi di fila, ma l’unica chance di fare punti passa dal mettere in difficoltà la Juventus con i trequartis­ti.

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