Corriere di Bologna

Gentile debutta contro la Effe: «Un’emozione»

L’ex Virtus (ora a Trento) sabato sfida l’Aquila: «In bianconero solo bellissimi ricordi»

- di E. Schiavina

Con una squadra che si chiama Aquila ma ha colori sociali bianconeri, Alessandro Gentile sabato sera affronta per la prima volta in vita sua la Fortitudo. Molto più della prima volta in Serie A tra la Effe e Trento (esiste un precedente, nel 2009/10 in terza serie, la allenava l’esordiente Enzo Esposito e in squadra aveva l’altro Gentile, Stefano), al centro dell’attenzione c’è il nome del suo giocatore italiano più noto. Fino a 18 mesi fa virtussino, Gentile torna a Bologna sulle ali di un mese di novembre molto solido, 16 di media, buone percentual­i.

Si direbbe stia entrando nel pieno della forma.

«Mi sento bene fisicament­e e sto crescendo passo dopo passo, assieme alla squadra. Non penso alle mie cifre, l’importante è che stiamo ingranando, ma la stagione è appena cominciata, ed è lunga: siamo in corsa su molti fronti».

La vittoria su Brindisi quanto è stata importante?

«Molto: ha interrotto una striscia negativa ed era fondamenta­le tornare a vincere in casa».

Lei e Fortitudo non vi siete mai incrociati.

«È vero, sabato sarà la prima volta. Sono stato a vedere una loro partita di A2 qualche anno fa, già allora il pubblico creava un grande ambiente, stimolante per tutti. Non scopro niente. Giocarci sarà di sicuro emozionant­e».

Nel marzo 2017 era senza squadra e si disse che Boniciolli le propose la Fortitudo in A2. C’è mai stato qualcosa di solido?

«No».

Dopo la Spagna, ha ripensato all’anno in Virtus?

«Per me resta un’esperienza importante. Era una Virtus molto diversa da quella di oggi, era una neopromoss­a. Ci sono sfuggiti i playoff all’ultima giornata ed è stato un peccato, ma dopo una stagione con tanti problemi. Mi resta un ottimo ricordo di quel mondo e del PalaDozza».

Ha seguito quest’estate la vicenda Aradori? Se lo aspettava subito così forte in Fortitudo?

«Non entro nel merito delle scelte altrui, di sicuro so che Pietro è un grande profession­ista. Negli anni ha sempre dimostrato di avere talento e punti nelle mani quindi no, non mi sorprende vederlo segnare tanto e con continuità».

Di lei invece quest’estate si diceva dovesse tornare in Virtus.

«Trento mi ha cercato e voluto con forza. Sono contentiss­imo così. Facciamo l’Eurocup, è un passo avanti rispetto all’anno scorso all’Estudiante­s dove non ho giocato in Europa. I miei obiettivi per il futuro restano ambiziosi, senza ossessioni».

Gentile-Aradori ai vertici, ma non ci sono altri italiani nei primi 30 della classifica marcatori 30 di serie A.

«Sì, ma non è vero che non ci sono giovani italiani con le potenziali­tà per emergere. Da noi ad esempio gioca parecchio un 1998 come Andrea Mezzanotte, che ha personalit­à, talento, e lavora moltissimo. Merito suo e merito di Trento, che gli sta dando fiducia e spazio».

Capitolo Nazionale: sorteggio preolimpic­o durissimo.

«Sapevamo che non sarebbe stato facile già prima del sorteggio, bastava scorrere l’elenco delle 24 in corsa. A parte Porto Rico e Senegal è ovvio che bisognerà battere la Serbia in casa loro, ma si deciderà tutto nel giro di pochissimi giorni: se ci arriviamo pronti, al massimo della forma, tutto può succedere».

Scudetto: solo Milano o c’è anche la Virtus?

«Gli ultimi anni insegnano che non basta essere la squadra più forte sulla carta. È presto, ma sembra che ci siano diverse squadre che possono arrivare fino in fondo».

Quanto conta la partita di sabato?

«Conta molto, come conta ogni partita di questa serie A. C’è grandissim­o equilibrio, e adesso parte la volata per la Final Eight di Coppa Italia. Per questo, con la Fortitudo è uno scontro diretto, fondamenta­le».

” Aradori extralusso Ha sempre dimostrato di avere punti nelle mani Le sue prestazion­i non mi sorprendon­o

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy