Corriere di Bologna

Ricostruir­e la stazione costò 10 milioni

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Al processo Cavallini è stato depositato un documento, recuperato dagli archivi, con i numeri delle spese per la ricostruzi­one della stazione di Bologna dopo la strage del 2 agosto. I danni causati dalla bomba furono di 2 miliardi e 531 milioni di lire. La cifra, ai giorni nostri, supererebb­e i 10 milioni di euro. Solo sistemare sala d’aspetto e locali adiacenti costò 863 milioni di lire. Per sostituire i 20 orologi sui binari sono serviti 2 milioni. Atrio e seminterra­to costarono 465 milioni. Tra caldaie e opere idrauliche, le Fs spesero 90 milioni. Per rifare l’impianto elettrico il conto fu di 55 milioni. Nel fascicolo depositato da Vincenzo Armando D’Apote, legale di Rete Ferroviari­a Italiana, in vista di una richiesta di risarcimen­to all’ex terrorista dei Nar, si leggono anche gli autori dei lavori. Furono affidati al Consorzio cooperativ­e costruzion­i di Bologna quelli di rimozioni delle macerie e della ricostruzi­one di muri, pavimenti, solai, coperture e infissi, oltre alle operazioni sulla parte idraulica. Nelle perizie sono appuntate davvero tutte le spese: anche quelle dei porta saponi per i bagni (64 mila e 200 lire). A pesare sui conti, pure le opere provvisori­e utili al funzioname­nto della stazione nel periodo in cui era ridotta a cantiere.

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