Corriere di Bologna

Paz e le copertine dei dischi in mostra

- di Andrea Tinti

Andrea Pazienza è stato uno dei più grandi disegnator­i e fumettisti che l’Italia abbia mai avuto. Il suo lavoro, fin dagli albori, ha vissuto a stretto contatto con la musica. Storiche le sue caricature di Freak Antoni degli Skiantos e Ciro Pagano dei Gaznevada, due band bolognesi conosciute durante il suo periodo petroniano. Lorenzo Lerry Arabia e Gallery 16 hanno così pensato di organizzar­e una mostra con le copertine di dischi disegnati dal fumettista. «Paz e la musica» inaugurerà domani alle 18 a Gallery 16 e sarà visitabile fino al 18 gennaio, quando si chiuderà con la presentazi­one del nuovo album di Paolo Capodacqua, «Ferite e feritoie», musicista conosciuto anche per essere stato il chitarrist­a di Paolo Lolli dalla fine degli anni Novanta. Proprio del cantautore bolognese è in mostra la copertina di «Antipatici antipodi», con un disegno raffiguran­te un nazista con orecchino, come lo descrisse a suo tempo Pazienza.

Tra le altre opere quattro lp di Roberto Vecchioni, un disco di Amedeo Minghi («Cuori di pace», 1986), uno di Enzo Avitabile («S.O.S. Brothers», 1986), uno della P.F.M. («Passpartù», 1978), uno di David Riondino («Non svegliate l’amore», 1991) e un box curato da Vincenzo Mollica con le canzoni di Totò. A completare la mostra il manifesto originale con il catalogo della Cramps Records, disegnato da Pazienza con personaggi del mondo della musica italiana e internazio­nale.

Lo spazio espositivo è arricchito dalla multimedia­lità. Un QR code applicato alle opere permette al visitatore di ascoltare la musica e leggere le interviste in video fatte da Arabia a Riondino, Avitabile, Di Cioccio (P.F.M.) e Minghi.

La mostra ha avuto il benestare del fratello Michele, che ha confermato agli organizzat­ori la probabile presenza all’inaugurazi­one del nipote di Andrea Pazienza. Certa, invece, la proiezione del film Paz e gli interventi dello scrittore Gianluca Morozzi e del produttore Oderso Rubini. Tra le opere esposte spicca per intensità il disegno realizzato per il disco della P.F.M., il loro batterista Franz Di Cioccio disse a proposito del disegno: «Ero un appassiona­to di fumetti e ci incontramm­o a Milano, trovando molti punti in comune, entrambi siamo di origini abruzzesi. Lasciammo molta libertà ad Andrea che disegnò un’immagine di cinque stralunati che cercavano di aprire una porta. Fu il primo disegno che fece per un disco e di questo ne sono molto fiero». La grandezza di Pazienza era proprio quella di riuscire, attraverso gli utensili del suo mestiere, a raffigurar­e la musica racchiusa dentro una copertina. Una mostra per ricordarlo e per respirare la sua opera.

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Lp Nel 1978 Pazienza disegnò la copertina di «Passpartù» della P.F.M.

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