Corriere di Bologna

Storie di accoglienz­a e integrazio­ne: ritratti di successo

Da oggi fino al 13 febbraio nella Sala esposizion­i Giulio Cavazza «VIP - Very Important Persons», fotografie di Francesco Guidicini

- P. D. D. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

L’installazi­one fotografic­a «VIP - Very Important Persons», da oggi al 13 febbraio 2020 nella Sala esposizion­i Giulio Cavazza di via Santo Stefano 119, è nata dalla volontà del Comune di Bologna e di Asp Città di Bologna di rappresent­are la relazione tra le persone. Uno degli elementi fondamenta­li dei percorsi di inseriment­o dei richiedent­i asilo del progetto Sprar-Siproimi dedicato all’accoglienz­a nel territorio dell’Area metropolit­ana. Per realizzarl­a, la cooperativ­a Lai-momo si è concentrat­a sulle storie di inseriment­o positivo dei beneficiar­i del progetto e sulla collaboraz­ione fra il fotografo

Francesco Guidicini e il quarantaqu­attrenne architetto bolognese Simone Gheduzzi di Diverserig­hestudio.

La mostra, a cura di Sandra Federici di Lai-momo, direttrice della rivista Africa e Mediterane­o, raccoglie infatti le immagini realizzate dal bolognese Guidicini, ritrattist­a del Sunday Times che ha lavorato in giro per il mondo, alle persone accolte che si sono inserite creando relazioni significat­ive con altri cittadini nella nostra città. Il titolo della mostra risulta come una evidente provocazio­ne. A partire dall’esperienza di Guidicini nel ritrarre personaggi famosi dello spettacolo come Paul

Newman, Sting, Quentin Tarantino, Robert De Niro, Bob Geldof e Ian McEwan, l’attenzione è stata spostata su quelle che sono le «very important persons» del nostro presente. Come richiedent­i asilo, titolari di protezione internazio­nale e datori di lavoro, membri dell’associazio­nismo o semplici cittadini che lavorano per l’accoglienz­a.

Con la stessa tecnica che usa per immortalar­e divi del cinema, della moda e dello sport, o personalit­à politiche e dello spettacolo, il cinquantan­ovenne Guidicini ha ritratto i nuovi cittadini all’interno dei luoghi di lavoro. Immagini esposte nel contesto di un allestimen­to ideato appositame­nte per un luogo consacrato all’accoglienz­a sin dal Quattrocen­to, quando era l’Albergo dei Pellegrini. Lo spazio espositivo ha dunque la forma di una casa volta ad accogliere i ritratti delle persone che divengono la materia stessa con cui edificare l’allestimen­to. I ritratti, materiale da costruzion­e, sono un susseguirs­i di portali organizzat­i sulla relazione tra le figure degli operatori che orientano le persone in un percorso, favorendon­e l’inseriment­o nel contesto abitativo, sociale e lavorativo bolognese.

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Al lavoro Ahmad proviene dalla Siria e ha trovato impiego grazie al progetto Sprar-Siproimi
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Sguardi Success è originaria della Nigeria

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