Corriere di Bologna

«Ma ormai questo caso non sposta più consensi»

- Francesco Rosano © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Professor Marco Valbruzzi, il caso Bibbiano è tornato in primo piano a dieci giorni dal voto: che effetto avrà sull’ultimo miglio di campagna elettorale?

«Tutto quello che la Lega poteva capitalizz­are elettoralm­ente dalla vicenda Bibbiano lo ha già capitalizz­ato. La chiusura delle indagini e le nuove polemiche non porteranno nuovi consensi, ma di certo compattano l’elettorato leghista».

Nessun effetto, dunque?

«Un effetto c’è, perché il caso Bibbiano contribuis­ce a una politicizz­azione della campagna elettorale, sempre più nazionale. Su questo piano Matteo Salvini e Lucia Borgonzoni si stanno muovendo meglio, mentre Stefano Bonaccini insiste nel voler giocare il ruolo di “sindaco della Regione”».

Il governator­e dem ne ha fatto il fulcro della sua strategia: «Si parla di amministra­zione e di Emilia-Romagna, non di altro», è il refrain. Basterà?

«Secondo me è un errore nel momento in cui questa campagna è diventata campale per il centrosini­stra e il governo. Continuare a giocare la carta del “sindaco della Regione”, con una campagna ristretta a tematiche territoria­li che peraltro guardano al passato, rischia di essere un autogol».

Dalla Chiesa emilianoro­magnola sono arrivati due documenti che spingono su valori e principi declinati più dal centrosini­stra, che dal centrodest­ra. Che ne pensa?

«Che anche lì l’attenzione si concentra su temi nazionali: l’opposizion­e a populismi e sovranismi, l’Europa, i migranti. I vescovi hanno ben presente la portata nazionale del voto. Perché se crolla l’Emilia-Romagna il disegno sovranista di Salvini viene legittimat­o a livello nazionale, difficilme­nte il governo Conte potrebbe resistere all’urto».

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