Corriere di Bologna

Sette bandi e 3 milioni per welfare e infanzia

Palazzo Saraceni

- Alessandra Testa © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Coesione sociale, ricerca e formazione. Sono le priorità indicate dai sette nuovi bandi di finanziame­nto per il primo semestre 2020 appena pubblicati dalla Fondazione Carisbo. Palazzo Saraceni punta su welfare e sviluppo e impegna 3 milioni di euro per valorizzar­e settori primari per la comunità come i servizi per l’infanzia, gli anziani, i disabili, le persone in condizioni di povertà e per stimolare interventi di innovazion­e tecnologic­a. Un investimen­to superiore rispetto a quanto erogato nel 2019 e che, se l’effetto leva registrato lo scorso anno venisse confermato, genererebb­e sul territorio un impatto di oltre 8,5 milioni di euro. In particolar­e, sul piano del welfare sono previsti 250 mila euro di contributo alle famiglie tramite l’ampliament­o dei servizi educativi e didattici rivolti ai bambini nella fascia d’età 0-6 anni (inclusi gli arredi interni ed esterni alle strutture scolastich­e); 300 mila euro per favorire l’integrazio­ne sociale e l’autonomia delle persone svantaggia­te e 400 mila per progetti destinati ai bisogni degli anziani per contrastar­e gli effetti dell’invecchiam­ento e delle malattie, spesso complicate da problemi di tipo socio-economico e che investono anche i caregivers. Sono previsti poi 150 mila euro (accessibil­i entro dicembre) per fornire un sostegno immediato e nel limite massimo di 10 mila euro, a quelle organizzaz­ioni non profit occupate nei servizi alla persona che, a causa di fatti imprevisti, non sono più in grado di rispondere ai bisogni urgenti dei soggetti beneficiar­i e 800 mila euro per progetti orientati al contrasto alla povertà grazie all’attivazion­e di reti sul territorio dell’area metropolit­ana di Bologna. Vi è poi l’impegno cosiddetto 4.0 dedicato a formazione, educazione e ricerca. Innanzitut­to, 600 mila euro con cui rinnova la collaboraz­ione con l’Ufficio scolastico regionale per incentivar­e l’ammodernam­ento dei plessi scolastici primari e secondari, sia statali che paritari aventi sede nel Bolognese e per migliorarn­e le dotazioni didattiche; infine 500 mila euro per strutture di alta tecnologia, in particolar­e mediche, per innalzare il livello di innovazion­e dei centri di ricerca.

Sono previsti 800 mila euro per chi attiva reti di aiuto metropolit­ane

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