Sette bandi e 3 milioni per welfare e infanzia
Palazzo Saraceni
Coesione sociale, ricerca e formazione. Sono le priorità indicate dai sette nuovi bandi di finanziamento per il primo semestre 2020 appena pubblicati dalla Fondazione Carisbo. Palazzo Saraceni punta su welfare e sviluppo e impegna 3 milioni di euro per valorizzare settori primari per la comunità come i servizi per l’infanzia, gli anziani, i disabili, le persone in condizioni di povertà e per stimolare interventi di innovazione tecnologica. Un investimento superiore rispetto a quanto erogato nel 2019 e che, se l’effetto leva registrato lo scorso anno venisse confermato, genererebbe sul territorio un impatto di oltre 8,5 milioni di euro. In particolare, sul piano del welfare sono previsti 250 mila euro di contributo alle famiglie tramite l’ampliamento dei servizi educativi e didattici rivolti ai bambini nella fascia d’età 0-6 anni (inclusi gli arredi interni ed esterni alle strutture scolastiche); 300 mila euro per favorire l’integrazione sociale e l’autonomia delle persone svantaggiate e 400 mila per progetti destinati ai bisogni degli anziani per contrastare gli effetti dell’invecchiamento e delle malattie, spesso complicate da problemi di tipo socio-economico e che investono anche i caregivers. Sono previsti poi 150 mila euro (accessibili entro dicembre) per fornire un sostegno immediato e nel limite massimo di 10 mila euro, a quelle organizzazioni non profit occupate nei servizi alla persona che, a causa di fatti imprevisti, non sono più in grado di rispondere ai bisogni urgenti dei soggetti beneficiari e 800 mila euro per progetti orientati al contrasto alla povertà grazie all’attivazione di reti sul territorio dell’area metropolitana di Bologna. Vi è poi l’impegno cosiddetto 4.0 dedicato a formazione, educazione e ricerca. Innanzitutto, 600 mila euro con cui rinnova la collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale per incentivare l’ammodernamento dei plessi scolastici primari e secondari, sia statali che paritari aventi sede nel Bolognese e per migliorarne le dotazioni didattiche; infine 500 mila euro per strutture di alta tecnologia, in particolare mediche, per innalzare il livello di innovazione dei centri di ricerca.
Sono previsti 800 mila euro per chi attiva reti di aiuto metropolitane