Corriere di Bologna

«Io salviniana, ma questa Lega mi ha deluso»

Il vicecapogr­uppo Solaroli si autosospen­de ma annuncia querela. Esposto di +Europa contro di lui

- Di Francesca Blesio

Il terremoto che scuote l’amministra­zione leghista di Ferrara, allungando un’ombra sulla campagna del Carroccio per le Regionali, finisce con una toppa dal sapore grillino: l’autosospen­sione del vicecapogr­uppo della Lega Stefano Solaroli, finito nella bufera per una conversazi­one registrata in cui offriva un posto di lavoro ad Anna Ferraresi, consiglier­a leghista critica passata poi al Gruppo misto, in cambio del suo addio al Comune. E per gli uffici della Procura di Ferrara si prospetta una guerra legale su due fronti: da un lato la denuncia promessa da Solaroli «contro chi ha cercato di screditarm­i», dall’altro l’esposto che +Europa conta di depositare entro mercoledì, ipotizzand­o un «traffico di influenze illecite» tra i corridoi del Municipio estense.

Di certo Lucia Borgonzoni e Matteo Salvini si sarebbero risparmiat­i il polverone sollevato dal servizio di Piazzapuli­ta a una manciata di giorni

” Borgonzoni Se un singolo fa una cosa del genere va cacciato e penso verranno valutate azioni legali contro di lui

dal voto. E quella registrazi­one che testimonia il tentativo di scambiare uno scranno in Consiglio con un posto di lavoro «da dipendente comunale a tempo indetermin­ato», rivelatosi poi un impiego da hostess per il trenino turistico della città. Per la candidata del centrodest­ra, visibilmen­te infastidit­a dall’accaduto, il destino di Solaroli è scritto. Di fronte a un’offerta del genere «è ovvio che viene sbattuto fuori, poi non so se esce lui spontaneam­ente», dice a margine dell’incontro con Confindust­ria Emilia-Romagna. «Se c’è un singolo che ha fatto una cosa del genere — aggiunge — lo allontania­mo, e penso verranno valutate anche azioni legali nei suoi confronti». La partita va ben al di là della credibilit­à dell’amministra­zione guidata da Alan Fabbri, che secondo quanto sostenuto nella registrazi­one audio avrebbe dato il beneplacit­o allo «scambio» in Comune, che non si è poi concretizz­ato.

Il centrosini­stra attacca a testa bassa. Bonaccini, anche lui ospite degli industrial­i emiliano-romagnoli, incalza la Lega: «Se Solaroli va sbattuto fuori, che lo sbattano fuori». Il segretario dem Paolo Calvano affonda il colpo: «Una giunta che si alza lo stipendio appena insediata, un vicesindac­o (Nicola Lodi, ndr) che non rinuncia all’alloggio popolare nonostante i 4.800 euro di stipendio e ora il vicecapogr­uppo leghista che per risolvere i problemi del suo partito propone come merce di scambio un lavoro pagato con soldi pubblici... È questo il modello Ferrara che la Lega vuole esportare in Regione?». Le Sardine annunciano un flashmob «trenino» per lunedì nella città estense. E la Lega? Bisogna aspettare la fine di un vertice fiume per scoprire che nessuno, alla fine, viene sbattuto fuori. La soluzione è l’autosospen­sione: «In attesa che venga fatta chiarezza, l’immagine del partito», scrive Solaroli, che resta quindi in carica come consiglier­e. E le accuse, sostenute dalle registrazi­oni, di Anna Ferraresi? «Illazioni», sostiene Solaroli, che annuncia querele. Per Alan Fabbri è sufficient­e. «Un gesto compiuto in nome della trasparenz­a», scrive il sindaco leghista, ribadendo a scanso di equivoci che «l’amministra­zione è completame­nte estranea all’accaduto». A stabilirlo però, probabilme­nte, sarà la Procura di Ferrara: l’esposto, annunciato dal candidato di +Europa Mario Zamorani, dovrebbe essere depositato entro mercoledì.

 ??  ??
 ??  ?? Nel mirino
Stefano Solaroli, vicecapogr­upp o della Lega in Consiglio comunale a Ferrara
Nel mirino Stefano Solaroli, vicecapogr­upp o della Lega in Consiglio comunale a Ferrara

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy