«Io salviniana, ma questa Lega mi ha deluso»
Il vicecapogruppo Solaroli si autosospende ma annuncia querela. Esposto di +Europa contro di lui
Il terremoto che scuote l’amministrazione leghista di Ferrara, allungando un’ombra sulla campagna del Carroccio per le Regionali, finisce con una toppa dal sapore grillino: l’autosospensione del vicecapogruppo della Lega Stefano Solaroli, finito nella bufera per una conversazione registrata in cui offriva un posto di lavoro ad Anna Ferraresi, consigliera leghista critica passata poi al Gruppo misto, in cambio del suo addio al Comune. E per gli uffici della Procura di Ferrara si prospetta una guerra legale su due fronti: da un lato la denuncia promessa da Solaroli «contro chi ha cercato di screditarmi», dall’altro l’esposto che +Europa conta di depositare entro mercoledì, ipotizzando un «traffico di influenze illecite» tra i corridoi del Municipio estense.
Di certo Lucia Borgonzoni e Matteo Salvini si sarebbero risparmiati il polverone sollevato dal servizio di Piazzapulita a una manciata di giorni
” Borgonzoni Se un singolo fa una cosa del genere va cacciato e penso verranno valutate azioni legali contro di lui
dal voto. E quella registrazione che testimonia il tentativo di scambiare uno scranno in Consiglio con un posto di lavoro «da dipendente comunale a tempo indeterminato», rivelatosi poi un impiego da hostess per il trenino turistico della città. Per la candidata del centrodestra, visibilmente infastidita dall’accaduto, il destino di Solaroli è scritto. Di fronte a un’offerta del genere «è ovvio che viene sbattuto fuori, poi non so se esce lui spontaneamente», dice a margine dell’incontro con Confindustria Emilia-Romagna. «Se c’è un singolo che ha fatto una cosa del genere — aggiunge — lo allontaniamo, e penso verranno valutate anche azioni legali nei suoi confronti». La partita va ben al di là della credibilità dell’amministrazione guidata da Alan Fabbri, che secondo quanto sostenuto nella registrazione audio avrebbe dato il beneplacito allo «scambio» in Comune, che non si è poi concretizzato.
Il centrosinistra attacca a testa bassa. Bonaccini, anche lui ospite degli industriali emiliano-romagnoli, incalza la Lega: «Se Solaroli va sbattuto fuori, che lo sbattano fuori». Il segretario dem Paolo Calvano affonda il colpo: «Una giunta che si alza lo stipendio appena insediata, un vicesindaco (Nicola Lodi, ndr) che non rinuncia all’alloggio popolare nonostante i 4.800 euro di stipendio e ora il vicecapogruppo leghista che per risolvere i problemi del suo partito propone come merce di scambio un lavoro pagato con soldi pubblici... È questo il modello Ferrara che la Lega vuole esportare in Regione?». Le Sardine annunciano un flashmob «trenino» per lunedì nella città estense. E la Lega? Bisogna aspettare la fine di un vertice fiume per scoprire che nessuno, alla fine, viene sbattuto fuori. La soluzione è l’autosospensione: «In attesa che venga fatta chiarezza, l’immagine del partito», scrive Solaroli, che resta quindi in carica come consigliere. E le accuse, sostenute dalle registrazioni, di Anna Ferraresi? «Illazioni», sostiene Solaroli, che annuncia querele. Per Alan Fabbri è sufficiente. «Un gesto compiuto in nome della trasparenza», scrive il sindaco leghista, ribadendo a scanso di equivoci che «l’amministrazione è completamente estranea all’accaduto». A stabilirlo però, probabilmente, sarà la Procura di Ferrara: l’esposto, annunciato dal candidato di +Europa Mario Zamorani, dovrebbe essere depositato entro mercoledì.