Maccaferri rinegozia il bond da 190 milioni
Il gruppo ha dato mandato a Glas di trattare con gli obbligazionisti
Per ripartire con Officine Maccaferri, il gruppo rinegozia con gli obbligazionisti il bond da 190 milioni che dovrebbe servire a saldare il debito. Intanto proseguono le trattative con i fondi interessati a entrare nella società.
Mentre proseguono serrate le trattative con i tre fondi interessati ad entrare nel capitale sociale del gruppo, arriva una chiamata ufficiale agli obbligazionisti da parte di Officine Maccaferri.
La società specializzata in ingegneria civile ed ambientale intende rinegoziare il bond, quei 190 milioni di debito che dovrà restituire entro il 2021 e che, al momento, rappresenta l’unica criticità di un’azienda in salute che, in vista della presentazione del piano industriale che la holding Seci deve depositare prima dell’udienza in Tribunale del prossimo 4 febbraio, vuole essere ancora più appetibile agli occhi dei potenziali nuovi soci. Ecco perché il management dell’impresa di Zola Predosa ha dato mandato all’information agent Glas di individuare, tra gli obbligazionisti titolari del bond Senior 5,75%, gli interessati a siglare un accordo di cosiddetto «forbearance» e cioè di cambiamento delle condizioni del prestito effettuato.
«Alla luce delle relative trattative ad oggi in essere con un gruppo rilevante di bondholders — si legge in una nota diffusa ieri dalla società — Officine Maccaferri ha conferito mandato all’information agent Glas Specialist Services Limited affinché provveda allo svolgimento del tracing attraverso la diffusione di apposite lettere di richiesta volte all’acquisizione di ogni informazione necessaria. Si specifica — prosegue il comunicato — che tali attività saranno poste in essere in conformità alle disposizioni di legge e regolamentari applicabili».
Nel frattempo, dopo la manifestazione di interesse presentata dal fondo americano Fortress, controllato dalla holding finanziaria giapponese Softbank, la capogruppo Seci prosegue i confronti con tutti gli altri investitori coinvolti nell’imminente aumento di capitale e cioè il fondo Carlyle (che si sa aver acquisito parte del bond) e la coppia Oxy-Hps, nella speranza di finalizzare entro l’inizio della prossima settimana.
Come ormai noto, i nuovi azionisti dovrebbero entrare sia in Seci sia nelle due partecipate industriali Samp, l’ultima ad essere entrata in concordato, e appunto Officine Maccaferri mentre per il resto della galassia di aziende del gruppo è prevista la progressiva liquidazione o cessione. Dopo la cessione di Exergy, acquisita dalla cinese Nanjing Tica Thermal Solution per poco più di 16 milioni di euro, le prime ad essere messe al bando saranno la partecipata di Seci Energia, Agripower, e la Enerray.