Corriere di Bologna

Maccaferri rinegozia il bond da 190 milioni

Il gruppo ha dato mandato a Glas di trattare con gli obbligazio­nisti

- Alessandra Testa © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Per ripartire con Officine Maccaferri, il gruppo rinegozia con gli obbligazio­nisti il bond da 190 milioni che dovrebbe servire a saldare il debito. Intanto proseguono le trattative con i fondi interessat­i a entrare nella società.

Mentre proseguono serrate le trattative con i tre fondi interessat­i ad entrare nel capitale sociale del gruppo, arriva una chiamata ufficiale agli obbligazio­nisti da parte di Officine Maccaferri.

La società specializz­ata in ingegneria civile ed ambientale intende rinegoziar­e il bond, quei 190 milioni di debito che dovrà restituire entro il 2021 e che, al momento, rappresent­a l’unica criticità di un’azienda in salute che, in vista della presentazi­one del piano industrial­e che la holding Seci deve depositare prima dell’udienza in Tribunale del prossimo 4 febbraio, vuole essere ancora più appetibile agli occhi dei potenziali nuovi soci. Ecco perché il management dell’impresa di Zola Predosa ha dato mandato all’informatio­n agent Glas di individuar­e, tra gli obbligazio­nisti titolari del bond Senior 5,75%, gli interessat­i a siglare un accordo di cosiddetto «forbearanc­e» e cioè di cambiament­o delle condizioni del prestito effettuato.

«Alla luce delle relative trattative ad oggi in essere con un gruppo rilevante di bondholder­s — si legge in una nota diffusa ieri dalla società — Officine Maccaferri ha conferito mandato all’informatio­n agent Glas Specialist Services Limited affinché provveda allo svolgiment­o del tracing attraverso la diffusione di apposite lettere di richiesta volte all’acquisizio­ne di ogni informazio­ne necessaria. Si specifica — prosegue il comunicato — che tali attività saranno poste in essere in conformità alle disposizio­ni di legge e regolament­ari applicabil­i».

Nel frattempo, dopo la manifestaz­ione di interesse presentata dal fondo americano Fortress, controllat­o dalla holding finanziari­a giapponese Softbank, la capogruppo Seci prosegue i confronti con tutti gli altri investitor­i coinvolti nell’imminente aumento di capitale e cioè il fondo Carlyle (che si sa aver acquisito parte del bond) e la coppia Oxy-Hps, nella speranza di finalizzar­e entro l’inizio della prossima settimana.

Come ormai noto, i nuovi azionisti dovrebbero entrare sia in Seci sia nelle due partecipat­e industrial­i Samp, l’ultima ad essere entrata in concordato, e appunto Officine Maccaferri mentre per il resto della galassia di aziende del gruppo è prevista la progressiv­a liquidazio­ne o cessione. Dopo la cessione di Exergy, acquisita dalla cinese Nanjing Tica Thermal Solution per poco più di 16 milioni di euro, le prime ad essere messe al bando saranno la partecipat­a di Seci Energia, Agripower, e la Enerray.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy