Corriere di Bologna

«Noi, la solita Fortitudo A Venezia per reagire»

Martino sfida la Reyer (alle 20.45) senza Daniel e Stipcevic

- di Enrico Schiavina © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

È la Fortitudo più abbacchiat­a della stagione, quella che ci prova stasera a Mestre contro la Reyer. Giù col morale, per le recenti disavventu­re, ma anche giù fisicament­e, con due giocatori fuori uso, Daniel e Stipcevic, e un paio di altri ammaccati. Settimana difficile, quella seguita al disastro interno con Pesaro, con anche qualche problemino per Fantinelli e Cinciarini (ma entrambi recuperati) e Leunen negli Stati Uniti a vedere la figlia neonata (è rientrato giovedì). «Ma non mi va di parlare delle assenze, ne abbiamo avute tante per tutto il girone d’andata e non l’ho mai fatto notare. Voglio una reazione da parte di tutti e una prestazion­e all’altezza» dice Antimo Martino. Che la mette sul piano dell’orgoglio, sentendo la necessità di dare una risposta alla prima vera crisi che si ritrova a gestire in un anno e mezzo di Fortitudo.

Da Natale in poi tre sconfitte su quattro, e tutte dolorose: derby, Trieste e Pesaro. «Ma noi dobbiamo continuare ad essere fieri di quanto fatto finora. La classifica per me continua ad essere molto bella: chi avrebbe mai pensato di presentars­i a metà gennaio a Venezia con gli stessi punti?».

Nove vinte e otto perse come la Pompea, i campioni d’Italia oggi si direbbero però un’altra squadra, rispetto a quella che alla seconda di campionato, il 29 settembre, lasciò le penne al PalaDozza. «In grande ripresa, forte soprattutt­o in casa, e con dodici giocatori veri da ruotare contro i nostri sette o otto». Dura insomma, soprattutt­o sotto canestro, dove la Reyer ha uomini, centimetri e atletismo in abbondanza da sbattere contro Sims-Leunen-Mancinelli. Senza Daniel (febbre alta) e Stipcevic (noie muscolari), anche se si tratta dei due giocatori più criticati da inizio anno, buttando magari dentro Dellosto (anche il ventenne è stato a lungo fermo ma ora è recuperato), non sarà facile reggere il colpo, soprattutt­o sul piano fisico. L’Umana finora è stata forse più continua in Eurocup (ha giocato e vinto martedì sera con Brescia) che in campionato (ma ha 4 vinte delle ultime 5), comunque alla Effe servirà un’impresa per uscire in piedi stasera dal Taliercio (20.45, diretta Eurosportp­layer), dove quest’anno hanno vinto solo Milano e Partizan.

Al contrario di sabato scorso con Pesaro è una di quelle serate in cui l’Aquila non ha nulla da perdere. Un’altra sconfitta non sarebbe certo un dramma, «Ma c’è modo e modo di perdere, e noi restiamo ambiziosi: da ogni partita vogliamo ottenere il meglio». Svanita un bel po’ della magia dei primi mesi di campionato, Martino sa che sarebbe brutto continuare al passo delle ultime settimane, trotterell­ando fino a fine stagione verso una salvezza ormai facilmente raggiungib­ile. «Lo dico sempre alla squadra: siamo sempre gli stessi del girone d’andata. Le stagioni sono fatte di momenti, questo è uno di quelli negativi, che va fatto passare. Dobbiamo solo ritrovare fiducia».

Non penso alle assenze ma al fatto che siamo stati bravi e lo saremo ancora

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In area Henry Sims impegnato in attacco: fra i pochi a salvarsi contro Pesaro (Ciamillo)
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