Corriere di Bologna

Candidati all’esame di Confindust­ria

- Mauro Giordano © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Domani in piazza VIII Agosto le Sardine si aspettano «un evento epocale, crediamo con almeno 30.000 partecipan­ti di passaggio durante tutta la lunga giornata». Lo annunciano fiduciosi i portavoce e fondatori del movimento nato in piazza Maggiore il 14 novembre.

Solo due mesi fa, lunghi però un’eternità per Mattia Santori, Andrea Garreffa e Giulia Trappoloni (Roberto Morotti era impegnato nell’organizzar­e la logistica, ndr) che ieri al centro sociale Costa hanno raccontato cosa succederà sul palco e tirato le fila dei temi degli ultimi giorni, indicando anche alcuni appuntamen­ti chiave per il futuro: tra tutti il raduno nazionale delle Sardine che ci sarà il 7-8 marzo in una location ancora da stabilire e dal quale si capirà che forma si vorranno dare gli attivisti anti-populismi. Ma altri appuntamen­ti sono già in calendario: oggi le Sardine saranno a Maranello per un presidio contro la chiusura della campagna elettorale della Lega; lunedì un flash mob a Ferrara per ironizzare sullo scandalo che sta colpendo la giunta leghista; il 23 gennaio confermano di voler essere a Bibbiano per contestare Matteo Salvini e chiariscon­o che «solo in caso di un passo indietro della Lega noi rinuncerem­o alla piazza che abbiamo prenotato per primi»; infine il 25 gennaio, il giorno prima del voto, un altro grande evento da svelare.

Un tour de force partendo dalla musica e l’impegno civile che domani, dalle 16 alle 23, riempirann­o il centro di Bologna con una scaletta aperta dai bambini in Montagnola. Seguiranno gruppi e artisti che hanno aderito gratuitame­nte all’evento: Afterhours, Subsonica, Marracash, Pif, Skiantos, Alessandro Bergonzoni e tanti altri. «In totale tra il crowdfundi­ng e la vendita delle sardine di stoffa abbiamo raccolto 70.000 euro», spiega Garreffa.

Ma la grande domanda resta: cosa faranno (e saranno) le Sardine «da grandi»? «È incredibil­e che si venga a chiedere un programma a noi, che non siamo politici e siamo nati da qualche mese — osserva Santori —. In tutta la campagna elettorale della Lega non si è visto il programma. Crediamo che il 7-8 marzo, conoscendo anche l’esito del voto, potremo essere più chiari sulle strade che sembrano prospettar­si». E cioè: «Dagli incontri avuti crediamo che dovremo decidere se essere un partito, un corpo intermedio tra società civile e politica oppure un’organizzaz­ione portatrice d’interesse su alcuni temi. Ma non abbiamo correnti che sostengono una o l’altra opzione». In caso di vittoria del centrodest­ra in regione cosa ne sarebbe delle

Sardine? «Riteniamo che fino al 7-8 marzo arriveremo in ogni caso — replica Santori —. Chiariremo come porci rispetto alle aperture da parte del Pd e sarebbe anche bello poter portare al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, delle nostre proposte».

Quello in cui le Sardine credono di più è la necessità di un inasprimen­to delle sanzioni nei confronti gli odiatori del web, fino a parlare di un Daspo digitale. Un tema tornato alla ribalta con la storia di Sergio Echamanov, il 21enne dislessico ferrarese preso di mira dalla Bestia social di Salvini per un suo intervento a un presidio delle Sardine a San Pietro in Casale. La Prefettura di Ferrara ha consigliat­o il ragazzo, che fa un lavoro porta a porta e dunque entra in contatto con molti sconosciut­i, di prestare attenzione dopo l’ondata di insulti social arrivati nei suoi confronti. «Ma non è sotto scorta e non ha forme di tutela, anche se Sergio ha molta paura», ha chiarito in serata l’avvocato Cathy La Torre in un video girato insieme al giovane. «Chiediamo a Salvini la rimozione del video, se non sarà fatta andremo in causa — hanno spiegato il 21enne e il legale —. Nel frattempo partiranno le denunce per i commenti più offensivi». «Questa brutta esperienza mi ha cambiato la vita, già oggi (ieri, ndr) non me la sono sentita di andare a lavorare e questo solo per aver chiesto da un palco di parlare di libri, cultura e amore», ha detto poi, amareggiat­o, Sergio.

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A destra il post in cui Salvini si beffa dell’eloquio incerto di Sergio, 21enne di Ferrara (cui seguono decine di commenti offensivi) In alto Mattia Santori, il 32enne bolognese che ha fondato assieme a 3 amici le Sardine
Il post sfottò A destra il post in cui Salvini si beffa dell’eloquio incerto di Sergio, 21enne di Ferrara (cui seguono decine di commenti offensivi) In alto Mattia Santori, il 32enne bolognese che ha fondato assieme a 3 amici le Sardine
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