Modena la più cara Seconda in Italia per tasso di inflazione
Non è il capoluogo, ma è Modena la città più cara dell’Emilia-Romagna. Tanto che si aggiudica il secondo posto nella classifica dell’inflazione anche a livello nazionale. È quanto emerge dallo studio condotto dall’Unione nazionale consumatori (Unc) sulla base dell’inflazione media registrata dall’Istat.
Il capoluogo con i maggiori rincari del 2019 è quindi Bolzano dove l«inflazione media record dell’1,3% determina, per una famiglia tipo, una stangata pari a 392 euro su base annua. Al secondo posto Modena che, pur avendo «solo» il terzo maggiore incremento dei prezzi, pari all’1,1%, registra una spesa annua supplementare di 307 euro, terza Trapani, dove l’inflazione record dell’1,5%, implica un’impennata del costo della vita pari a 305 euro.
«Anche se nel 2019 l’inflazione media dell’Italia è dimezzata rispetto al 2018 e al 2017, da +1,2% a +0,6%, ed è relativamente bassa — ragiona Massimiliano Dona, presidente dell’Unc — ci sono ben 24 capoluoghi di provincia che hanno un’inflazione superiore e rincari che hanno messo in difficoltà le famiglie,
che certo non hanno avuto aumenti di stipendi commisurati al rialzo del costo della vita» con «differenze spropositate anche all’interno della stessa regione», superiori anche a 200 euro, «come in Trentino (294 euro tra Bolzano e Trento) ed in Sicilia (224 euro tra Trapani e Caltanissetta)».
Le tre città con i minori rincari del 2019 sono, invece, Ancona, che con Perugia vanta l’inflazione media più bassa, +0,1%, e che registra, per una famiglia tipo, un aggravio annuo di spesa di appena 22 euro, Perugia con 23 euro e, in terza posizione, Sassari, dove la seconda inflazione più bassa (+0,2%) genera un esborso aggiuntivo di soli 41 euro.
Confrontando i dati a livello regionale, Torino, in termini di aumento del costo della vita, è la città più cara del Piemonte (+0,7% l’inflazione, +185 euro i rincari del 2019), per la Liguria è Genova (+1%, +243 euro), per il Veneto è Verona (+0,9%, +233 euro), per il Friuli-Venezia Giulia è Trieste (+0,9%, +216 euro).
Per l’Emilia -Romagna , dopo Modena, ci sono Reggio Emilia e Rimini (+0,7%, +195 euro per entrambe), per la Toscana è Grosseto, la città più cara del Centro (+0,9%, +239 euro), per l’Umbria è Terni (+0,6%, +135 euro), per le Marche è Ascoli Piceno (+0,9%, +188 euro), per il Lazio è Roma (+0,5%, +127 euro), anche se la Capitale si colloca solo al 42° posto della classifica generale, per la Campania è Avellino (+1%, +211 euro), per la Calabria è Cosenza (+0,7%, +135 euro), per la Sicilia è Trapani, la città più cara delle Isole e del Mezzogiorno (+1,5%, +305 euro).
Gli effetti
Il rincaro del 2019 ha portato le famiglie a spendere in media 307 euro in più