Corriere di Bologna

E a sorpresa Mihajlovic va anche da Berlusconi

Il ritorno del Cavaliere: «Con lui ho parlato solo di salute. Vinceremo»

- Amaduzzi

Silvio Berlusconi è tornato ieri a Bologna. Ed è ancora un bagno di folla. Come quello davanti all’hotel Majestic dove il Cavaliere incontra Mihajlovic.

Dopo svariati collegamen­ti video e telefonate in diretta nelle varie convention, Silvio Berlusconi è tornato ieri a Bologna, per dare la sua benedizion­e ai candidati di Forza Italia per le Regionali e incontrare gli aficionado­s. Che sono ancora numerosi, forse non quanti quelli che quattro anni fa lo accolsero in città, ma comunque tanti. Folla davanti al l’hotel Majestic («siamo qui per vedere Silvio», urlavano le signore) e file in stile discoteca davanti a Palazzo Vassè Pietramell­ara in via Farini, fresco acquisto insieme alla Galleria Cavour di Gioia Martini, dove l’onorevole Anna Maria Bernini aveva organizzat­o un aperitivo elettorale con il Cav.

Il colpo di scena avviene però all’ex Baglioni dove il leader di FI incontra Sinisa Mihajlovic, fresco del suo plateale assist a Matteo Salvini e alla candidata Lucia Borgonzoni. «Mi ha fatto piacere vederlo, l’ho abbracciat­o con slancio — assicura Berlusconi —, non lo conoscevo, l’ho salutato e abbracciat­o, seguo sempre le sue vicende con molta vicinanza ma non sapevo del suo endorsemen­t sulla signora Borgonzoni e me ne compiaccio». Con il mister assicura però di aver «parlato solo di salute», «gli ho fatto naturalmen­te i più affettuosi auguri per una sua totale e completa guarigione, cosa di cui lui è sicuro».

Sulle elezioni, il Cavaliere si dice «ottimista sulla nostra vittoria, c’è in giro una forte voglia di cambiament­o anche in cittadini che avevano votato a sinistra». Quello di sinistra, aggiunge, «è un monopolio che finisce per diventare un club a sè stante che marginaliz­za chi non è dello stretto giro, che conferisce le funzioni non a chi è più bravo ma a chi è più vicino, agli amici degli amici, ai parenti». Di Bonaccini dice di «apprezzare lo slancio con cui si è buttato nella campagna elettorale ma non il fatto che non si sente parte del Pd, lui non è indipenden­te, fa parte della solita ditta, Pci, Pds, Ds, Pd, con lo stesso concetto di potere con cui noi siamo opposti». Caloroso il sostegno a Borgonzoni, «è una persona intelligen­te, colta, preparata, negli incontri che abbiamo avuto nella definizion­e del programma ha mostrato di conoscere bene i problemi della sua regione».

Per il Cavaliere poi è stato il momento dell’incontro con i sostenitor­i, che si sono messi in fila per entrare a Palazzo Vassè, «fateci entrare, siamo stretti come sardine», il lamento di varie signore, «non dire quella parola neanche per scherzo», la risposta. Angelo Bugamelli e Stefano Gombi, detto Fiore, uno dei candidati azzurri, gli organizzat­ori della serata, tra brindisi con vini «del territorio», una sfilata di moda e la musica della dj Meri Tinti.

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La visita Bagno di folla, fuori dal Majestic per l’arrivo di Berlusconi a Bologna; in hotel (sinistra) incontro fra Mihajlovic, Annamaria Bernini e Manes Bernardini
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