Dopo Guazza via alla corsa con Bonaccini
«Chi viene dal mondo moderato come me vive la politica degli ultimi anni tra lo spaesato e il disorientato a ogni elezione, che si tratti di eleggere un presidente di quartiere o il governo. Sostenendo Stefano Bonaccini ho fatto una scelta pragmatica». Gianluca Faggioli, agente di commercio 43enne, è stato una delle sorprese inserite nella lista civica a sostegno del governatore uscente: in passato era stato consigliere di quartiere al Santo Stefano in appoggio a Ilaria
Giorgetti. «Partiamo da un presupposto, io non sono un elettore del Pd né della Lega. E in una campagna elettorale così polarizzata su Bonaccini e Lucia Borgonzoni ho analizzato la situazione e ritenuto più seria e affidabile la figura di un amministratore che ha fatto bene. Mi piace il suo piglio pratico. E guardando alla macro politica non mi appartiene l’avanzata sovranista, quindi da quel punto di vista la scelta è stata facile». Andando al programma di Faggioli, i suoi due punti principali sono infrastrutture e sostegno alle famiglie. «L’ambito regionale è talmente vasto che i miei impegni si potrebbero sintetizzare difficilmente. Cito quei due perché con la professione che svolgo so quanto siano indispensabili le infrastrutture per dare all’Emilia-Romagna i servizi adeguati. Sulla famiglia vanno potenziate le politiche di sostegno, soprattutto per quelle numerose». La sua scelta in questa competizione quindi è un grande atto di fiducia e di stima nei confronti di Bonaccini. «Guardando agli indicatori, economici e sanitari, il giudizio è scontato. Dall’altra parte vedo molti slogan. La differenza tra fare politica e parlare di politica».