L’ecosostenibilità corre sui binari
Yparco investe 3 milioni per un proprio scalo ferroviario. E ci guadagna anche Fer
Sono arrivati già tre treni da Rheine, in Germania, ma l’obiettivo è che ne arrivino 100 all’anno per un totale, se si considera anche il ritorno, di 200. In località Suzzara sulla linea Suzzara-Ferrara c’è un nuovo scalo ferroviario merci costruito nel 2019 ed operativo dallo scorso 11 gennaio. E presto — sono in corso sopralluoghi da parte delle autorità ferroviarie in sinergia con alcune aziende dall’automotive — ne arriveranno altri. L’obiettivo è quello di spostare, grazie all’iniziativa e al contributo economico delle imprese, parte del traffico veicolare su rotaia.
Su quei binari del mantovano, posti in un’area di proprietà della società di servizi logistici e distribuzione merIveco ci Yparco Srl, che l’ha attrezzata con un finanziamento di 3 milioni di euro, si realizza una proficua collaborazione pubblico-privato oltre che fra due amministrazioni: la Regione Emilia-Romagna e la Regione Lombardia. La tratta su cui insiste lo scalo di Yparco è di proprietà della Regione Emilia-Romagna ed è gestita dalla società Fer, acronimo di Ferrovia Emilia Romagna. Una gestione concordata, tramite un accordo con la Lombardia, anche su quella porzione di tragitto che attraversa Suzzara.
In quell’area, laddove è ubicato anche lo stabilimento Iveco di Suzzara, Yparco ha scelto di svolgere attività di stoccaggio e movimentazione dei veicoli commerciali Daily, dei semirimorchi Krone/Schmitz e dei trattori stradali Scania via Poggio Rusco — corridoio TirrenoBrennero — che altrimenti dovrebbero viaggiare dalla Germania all’Italia su strada. Un totale di 14 mila veicoli l’anno.
Lo scalo, che si affianca agli altri presenti in regione come quello di Dinazzano Po che serve il distretto della ceramica di Sassuolo e che è a costo zero per Fer, permette di abbattere di 6mila unità all’anno il transito dei camion, riducendo le emissioni di anidride carbonica e creando un’alternativa al nodo di Bologna.
«L’impegno dei privati per realizzare lo scalo ferroviario di Suzzara — sottolinea il direttore gerale di Fer, Stefano Masola — è la dimostrazione che la sostenibilità ambientale può avere anche un ritorno economico. Il nodo di Bologna viene alleggerito dal traffico veicolare mentre Fer, che fa il suo mestiere gestendo la ferrovia e garantendo la sicurezza, incassa il pedaggiamento per l’utilizzo delle infrastrutture».