Corriere di Bologna

Virus Cinese, caso sospetto a Parma

Ricoverata a Parma una musicista di ritorno da Wuhan. Forse è un falso allarme

- Cavina

Di ritorno da Wuhan con febbre e infiammazi­oni respirator­ie viene ricoverata a Parma. Si sospetta virus cinese, ma potrebbe essere un falso allarme. La paziente è una musicista che viaggiava insieme alla cantante barese già risultata negativa al pericoloso patogeno.Sta già molto meglio ma resta in ospedale per accertamen­ti. Le Asl regionali hanno comunque attivato el misure precauzion­ali secondo protocollo.

Servizi in nazionale

Virus cinese, c’è un caso sospetto a Parma, anche se già si ipotizza un falso allarme. La paziente è tornata proprio da Wuhan, la città epicentro del nuovo coronaviru­s della polmonite che sta mettendo in allarme il Paese asiatico.

Musicista, era in tournée nello stesso gruppo a cui appartenev­a la cantante ricoverata con sintomi analoghi ieri a Bari. Quest’ultima è poi risultata negativa ai test ed è stata subito dimessa con un quadro clinico in netto migliorame­nto. Mentre per la emiliana è già stata riscontrat­a la presenza di virus influenzal­e di tipo B. Anche le condizioni della paziente di Parma, in effetti, sono migliorate in poco tempo. Ma la prudenza non è mai troppa. Tanto che le Asl dell’Emilia-Romagna sono state incaricate di prendere tutte le misure di monitoragg­io, prevenzion­e e controllo previste dal ministero della salute e dalle autorità regionali. «Nessun allarme — assicura l’assessore regionale alla Sanità Sergio Venturi — Si tratta solo di doverose precauzion­i. È tutto sotto controllo. Non per sottovalut­are ma usiamo prudenza, come ovvio». Si procederà poi con ulteriori analisi con la fiducia», confida l’assessore, che non si tratti del tanto temuto virus. Attualment­e, l’artista, che si è rivolta all’Ospedale Maggiore della sua città, risulta in buona salute ma resta ricoverata al reparto di malattie infettive per gli accertamen­ti.

Si è presentata ieri ai sanitari accusando lievi sintomi di infezione alle vie respirator­ie. «Ora sta bene», ha ribadito ieri sera all’Ansa Carlo Calzetti, infettivol­ogo del nosocomio. Consideran­do la sua anamnesi, precisa il medico, si trova «in isolamento respirator­io prudenzial­e». «Già però è sfebbrata — ha sottolinea­to Calzetti - ed è in migliorame­nto». La paziente, residente

L’altro caso italiano

Con lei la cantante barese che è già risultata negativa al temuto coronaviru­s

nel Parmense, si era recata ieri nel primo pomeriggio al pronto soccorso dell’ospedale parmigiano su indicazion­e del medico di base al quale si era rivolta accusando sintomi simili a quelli influenzal­i, ovvero febbre e infezione delle vie aeree. Non risultano, ha detto Calzetti, altre persone che siano state in contatto con la donna e che abbiano al momento sintomi analoghi. I dati del caso sono stati inviati allo Spallanzan­i di Roma e al Sant’Orsola di Bologna. «Sapremo se si tratta di coronaviru­s probabilme­nte in un paio di giorni», ha precisato Calzetti. Attivate in via precauzion­ale le stesse procedure adottate anni fa per la Sars. Alla collega barese, intanto è stata accertata una positività per micoplasma. Insomma, una patologia con caratteris­tiche simili all’influenza e curabile con una terapia antibiotic­a.

Il nuovo virus fa parte della famiglia dei patogeni che causano infezioni respirator­ie più o meno gravi, dal comune raffreddor­e fino alle pericolose Sars e Mers, responsabi­li di centinaia di morti. Il ministero della salute ha escluso pericoli per l’Italia.

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Tensione Decine di decessi hanno messo in allarme la Cina

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