A Calderara 66 lavoratori a rischio alla Perini
Istituzioni e sindacati chiedono l’incontro con la proprietà tedesca Koerber
Licenziamenti collettivi alla Perini di Calderara: a rischio in 66. Istituzioni e sindacato chiedono un incontro con la proprietà tedesca Koerber.
Lo stabilimento — lo ha dichiarato la proprietà — dovrebbe ridursi. E 66 lavoratori rischiano il posto di lavoro. È la sorte annunciata della Fabio Perini di Calderara di Reno, per cui sono mobilitati sindacati e istituzioni che ora chiedono con urgenza un incontro con la proprietà tedesca Koerber Gmbh. È di ieri l’incontro in Città metropolitana tra istituzioni (presenti anche la Regione e il Comune di Calderara di Reno), il management italiano dell’azienda e le organizzazioni sindacali.
Fabio Perini è l’azienda che il 14 gennaio ha aperto una procedura di licenziamento collettivo per 66 lavoratori sui 118 presenti a Calderara. Secondo quanto illustrato, le intenzioni dei proprietari tedeschi sono di spostare la parte produttiva dal sito di Calderara a Lucca, dove vi è la sede principale dell’impresa, in una logica di economicità e di contenimento dei costi.
Dopo due sessioni in cui sono state ascoltate le singole parti, le istituzioni hanno espresso forte preoccupazione per il futuro dell’azienda, parte integrante della packaging valley bolognese, e per le ricadute occupazionali e sociali. In particolare, l’incontro si è concluso con tre richieste da parte delle istituzioni: la presenza al prossimo incontro di rappresentanti della Koerber Gmbh; l’invito alle organizzazioni sindacali di richiedere formalmente l’attivazione del tavolo di salvaguardia del patrimonio produttivo; la sospensione della procedura di licenziamento collettivo. Intanto Fim Cisl e Fiom Cgil di
Bologna esprimono la massima solidarietà a tutti i lavoratori e alle loro famiglie. «Nel rigoroso rispetto delle prerogative di tutti gli attori coinvolti in questa difficile vertenza — scrivono in una nota — e delle organizzazioni sindacali investite di questa responsabilità dalla rappresentatività dei lavoratori, auspichiamo il raggiungimento di un esito che salvaguardi occupazione e prospettive industriali e produttive per tutti i lavoratori dell’azienda, e che venga tutelato un patrimonio di professionalità, saperi e lavoro che ha contribuito, per sua parte, alla crescita di tutto il territorio».