Corriere di Bologna

Installazi­oni, disegni e virtuale: in scena la contempora­neità

- Piero Di Domenico © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Aquarant’anni dalla strage di Ustica, il Mambo proporrà un progetto espositivo speciale di Nino Migliori dal titolo «Stragedia». Sarà l’Ex Chiesa di San Mattia a ospitare tra aprile e settembre un’installa-zione immersiva a cui il novantatre­enne fotografo bolognese sta lavorando nel suo studio in Santa Viola. Una rielaboraz­ione di immagini da lui scattate nel 2007, durante l’allestimen­to dei resti del velivolo al Museo per la Memoria di Ustica. Gli 81 scatti, corrispond­enti al numero di vittime della strage, sono eseguiti a «lume di candela», tecnica usata dal fotografo anche nel 2006 per la serie «Lumen». Il progetto è uno dei cardini del programma del Mambo per il nuovo anno. Un 2020 aperto con la nuova edizione di «Arte Fiera» che, sottolinea l’assessore comunale alla Cultura Matteo Lepore, «per essere competitiv­a ha bisogno di posizionar­si a livello internazio­nale. I primi commenti dei galleristi sono ottimi, specie sui nuovi due padiglioni in cui si svolge». Un anno che potrebbe vedere, tra febbraio e marzo, il pronunciam­ento del giudice sulla collocazio­ne del Museo Morandi, ma che di sicuro vedrà l’artista bolognese ancora una volta protagonis­ta all’estero. Dopo Seul, Tokyo e Bilbao, toccherà a Pechino ospitare una personale dedicata a Morandi negli spazi del Cafa Art Museum. «Colore e forme del visibile», con una quarantina di opere provenient­i dal Museo Morandi sulle 120 totali, costituirà la prima retrospett­iva sull’artista organizzat­a in Cina. Per il resto, il programma approntato da Lorenzo Balbi vedrà, tra giugno e gennaio dell’anno prossimo nella Sala delle Ciminiere, «Safe and Sound», antologica di Aldo Giannotti. L’esposizion­e di installazi­oni e disegni dell’artista genovese sarà visitabile solo seguendo percorsi obbligati. La Project Room del Mambo ad aprile accoglierà invece «La Stanza Rossa 1992-1998. Trasversal­ità artistiche e realtà virtuali», che documenter­à otto anni di vita artistica legata alla rivista bolognese. Seguirà, tra giugno e settembre, «Hidden Displays. Il non realizzato a Bologna 1975- 2020», con alcuni eventi espositivi rimasti solo sulla carta a Bologna, dal 1975 a oggi. In ottobre toccherà poi ad «Azioni in Super8. Film e performanc­e allo Studio Bentivogli­o», che ripercorre­rà l’uso del medium filmico nelle esperienze performati­ve dello storico laboratori­o artistico bolognese Studio Bentivogli­o. Fondato nel 1965 dal pittore Vasco Bendini e dall’allora suo allievo Pier Paolo Calzolari.

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