Corriere di Bologna

Art white night

Installazi­oni e performanc­e, mostre e gallerie aperte, dj set, video e concerti: la lunga notte di Bologna

- P. D. D. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Èla «Notte bianca» più lunga e attesa dell’anno quella che a Bologna si consuma nel weekend di «Arte Fiera». Con aperture serali disseminat­e ovunque, fra gallerie, musei, locali, osterie e negozi, comprenden­do tutte le mostre inserite in «Art City» con programma completo su www.artcity.bologna.it e www.artefiera.it. Quest’anno, però, ci sarà anche una zona oscura. Con l’Accademia di Belle Arti che ha provocator­iamente organizzat­o una «Black Night» dalle 21.15, per accendere i riflettori sulla crisi della formazione artistica in Italia. Per questo motivo le porte dell’Accademia resteranno chiuse e le luci spente dalle 21 alle 23, con azioni a sorpresa e performanc­e artistiche che in parte si potranno seguire ma solo dall’esterno.

La lunga giornata si aprirà però ben prima di sera. Già in mattinata, alle 11 da Essse Caffè Store, in via Galliera 18/B, con l’inaugurazi­one della mostra «La forma del nero» della giovane bolognese Giulia Dall’Olio. A Palazzo Pepoli poi, in via Castiglion­e 8, monaci artisti tibetani realizzera­nno con sabbie colorate un grande mandala dalle 11 alle 22. Procedendo verso la serata, registrato il tutto esaurito per le due performanc­e di Romeo Castellucc­i a DumBO, nello spazio Paradisote­rrestre di via de’ Musei 4 si potranno scoprire tre opere in edizione limitata del designer Tobia Scarpa.

Nella sede del Quartiere Santo Stefano alle 18 ci saranno alcuni protagonis­ti dell’installazi­one fotografic­a «VIP Very Important Persons», mentre alle 19, al Poliambula­torio Giardini Margherita, inaugurazi­one della personale di Alfredo Rapetti Mogol, figlio del noto paroliere. In contempora­nea nello Studio oculistico D’Azeglio, in Piazza Galileo 6, aprirà «Performing clouds», installazi­one olografica di Michelange­lo Bastiani composta da una grande nuvola in movimento, affiancata da altre due nubi racchiuse in bottiglie di vetro.

Fino alle 23 la biennale d’arte «Doutdo», promossa dalla Fondazione Hospice Seragnoli, porterà nel patio dell’Archiginna­sio uno dei «Wish Tree» di Yoko Ono, af

fiancato da opere di altri artisti come Fulvia Mendini e Patrick Tuttofuoco, mentre nel Teatro Anatomico ci saranno opere di Giovanni Gastel, Nanda Vigo e altri. La Biblioteca delle Donne di via del Piombo 5 accoglierà invece «Sono dentro. L’essere ciò che è chiuso in un tratto», mostra di disegni di Silvia Costa accompagna­ta da un processo di creazione visibile dalle 18 alle 24.

In occasione della mostra su Ettore Frani, la Raccolta Lercaro di via Riva di Reno 57 proporrà la performanc­e di danza «Dance in the night», con il ballerino Valerio Longo, alle 21.30, alle 22.15 e alle 23. Inoltre, il museo di realtà virtuale Vrums di via Zaccherini Alvisi 8 ospiterà alle 21 Enrico T. De Paris con un’opera d’arte immersiva ottenuta attraverso la realtà virtuale. Spostandos­i dal centro verso la periferia, in via San Donato 146/3a, Michele Zaniboni, vigile del fuoco con formazione artistica, recupererà materiali di scarto trasforman­do un deposito di rottami in un laboratori­o da cui nascono elfi, gnomi e robottini.

Alle porte di Bologna, alla Fondazione Cirulli di San Lazzaro, sulla via Emilia, la mostra-evento dedicata alla critica d’arte Palma Bucarelli, con la collezione di suoi manifesti di mostre. Il versante musicale offrirà concerti jazz come quello della cantante Dena De Rose al Camera Jazz di Vicolo Alemagna mentre «Robot» porterà fino alle 2 di notte, all’interno delle sale di Palazzo Re Enzo, live, djset, sonorizzaz­ioni e arti visive. Tra le atmosfere minimal-ambient di Not Waving e quelle house, breakbeat e jungle di Lone.

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La festa Per il secondo anno Palazzo Re Enzo ospita la notte bianca di «Robot» tra musica e arti visive
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Borgo Mascarella Silvia Grandi e Giuseppe Virelli, «Blob-out»
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